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Dopo l’omicidio di Brahmi la Tunisia in piazza

Sidi Bouzid si dichiara regione autonoma.

Il giorno dell’anniversario dell’indipendenza, il 25 luglio, di fronte la sua casa è stato ucciso Mohammed Brahmi con 11 pallottole. Il 7 luglio Brhami si era dimesso da segretario generale del Popular Movement (Echaab), come forma di protesta per la presunta infiltrazione di islamisti, fondando un nuovo partito.Brahmi negli ultimi mesi aveva ripetutamente chiesto alle sinistre di riprendere la via della mobilitazione generale per concludere il processo rivoluzionario intrapreso nel 2011

Come successo il 6 febbraio, dopo l’uccisione di Chokri Belaid, figura di spicco del Fronte Popolare, i tunisini sono scesi in piazza contro il governo guidato da Ennahada. L’esito degli scontri di piazza e delle manifestazioni dopo l’assassinio di Belaid fu la formazione di un governo tecnico sempre guidato dal Partito islamico.

Nonostante le condanne dell’omicidio da parte del governo, le strade e le piazze di tutte le città tunisine si sono riempite di migliaia di donne e uomini che hanno chiesto le dimissioni del governo e di riprendere il cammino della rivoluzione.

Nel pomeriggio durante la conferenza stampa Hamma Hammami, leader del Fronte Popolare, ha chiamato tutti i tunisini alla disobbedienza civile, chiedendo la caduta del governo, lo scioglimento dell’assemblea costituente, la creazione di un movimento di unità nazionale e dichiarando lo sciopero generale per il giorno seguente.

Nel frattempo a Sidi Bou Zidi, città natale di Brahmi e cuore della rivoluzione nel 2011, il palazzo del governo è in fiamme.

Durante la notte tra il 25 e il 26 luglio ci sono stati violenti scontri in tantissime città della Tunisia, a Tunisi di fronte la sede dell’Assemblea Nazionale per chiederne le dimissioni, a Soussa, a Bizerte, a Gafsa dove morirà Mohamed Mufti, ucciso con un colpo di lacrimogeno che lo ha colpito in pieno viso.

Il 26 luglio è Sciopero Nazionale, il paese è fermo anche la Tunis Air ha cancellato tutti i voli. Nella mattina le principali forze politiche e sindacali di opposizione dichiarano che la regione di Sidi Bou Zid si rifiuta di riconoscere il potere centrale. La gestione amministrativa verrà assicurata da una cellula costituita da 24 persone che lavorerà fino alla dimissione del governo e alla dissoluzione dell’Assemblea Nazionale.

Mentre si svolgono manifestazioni in tutte le città, 42 deputati dell’Assemblea Costituente dichiarano le loro dimissioni dall’Assemblea.

Lotfi Ben Jeddou, Ministro degli interni, conferma che l’arma che ha ucciso Brahmi è la stessa che ha ucciso Chockri Belaid. Eppure della lista delle persone coinvolte secondo il ministero, almeno cinque non si trovavano in Tunisia e Marouen Bel Haj Salah è morto a giugno in Siria.

Nella mattina di oggi, 27 luglio, si sono tenuti i funerali di Brahmi a Tunisi, una processione di migliaia di persone ha accompagnato il feretro al cimitero di Jellaz, dove Brahmi verrà sepolto accanto a Belaid. Il Generale Mohamed Salah Hamdi, a capo dell’esercito tunisino, era in prima fila durante i funerali.

I cori scanditi durante il corteo sono stati: “abbiamo bisogno di una nuova rivoluzione”, “dimissioni”, “fino alla caduta del governo”.

La processione si è poi trasformata in una manifestazione per le vie di Tunisi, fino ad avenue de Bourghiba e sotto la sede dell’Assemblea Nazionale, dove sono in corso violenti scontri con la polizia.

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