ROMA

Diritto allo Sport. nuovo welfare o speculazione?

Un incontro pubblico in IV muicipio promosso dal comitato Delle Vittorie Bene Comune.

E’ possibile immaginare il diritto allo sport come sperimentazione di nuovo welfare? La domanda ambiziosa è stata al centro di una partecipata assemblea che si è tenuta ieri sera alla Sala Agnini di viale Adriatico, nel quartiere di Montesacro, promossa dal “Comitato Delle Vittorie bene comune”. A partire dalla vertenza specifica dell’impianto comunale di Vigne Nuove, regalato da Alemanno agli amici (e camerati) del Cral di Ama, associazioni, comitati, centri sociali e palestre popolari hanno interloquito con diversi esponenti politici, proponendo un percorso di riappropriazione pubblica dell’ex Delle Vittorie. Ma non solo: ci si è interrogati sulle possibili politiche sportive e di welfare al tempo della crisi e del Patto di stabilità, che rischiano di ridurre gli enti locali a semplici esattori di tasse o pretoriani dell’austerità.

Luca Blasi, della Palestra Valerio Verbano, ha ricostruito la vertenza, disegnando un percorso che immagina “una nuova idea di gestione, oltre la proprietà pubblica e quella privata, che metta al centro il tema dei ‘beni comuni’, da difendere e valorizzare in stretta connessione con le esigenze e le competenze dei territori”. Sandro Medici, presidente del X municipio e candidato sindaco alle prossime elezioni comunali, ha ricordato l’esperienza del teatro Valle, “in grado non solo di riaprire un pezzo straordinario della cultura di questo paese, ma soprattutto di misurarsi con il terreno giuridico di una Fondazione”, con l’obiettivo di dare sostanza normativa all’intuizione dei beni comuni. Valerio Tursi, presidente di Arci solidarietà, ha ricordato le diverse esperienze nazionali ed europee (Torino e Marsiglia), in cui “l’amministrazione pubblica si è fatta garante del recupero di strutture pubbliche abbandonate e la loro gestione partecipata, che vede insieme rappresentanti delgi enti locali e associazioni di quartiere”.

Una puntuale ricognizione dei disastri delle politiche sociali di Alemanno è giunta da Gemma Azuni, consigliera comunale di Sel, che si è impegnata in prima persona per ottenere dal Comune di Roma l’autorizzazione a un sopralluogo pubblico nell’impianto di Vigne nuove, “per capire insieme le condizioni strutturali dell’immobile”, da qusi tre anni abbandonato all’incuria e al degrado.

Tra i diversi interventi, quelli di Paola Pucello (lavoratrice della piscina comunale del Tufello) e di Maurizio Paradisi (palestre popolari) hanno raccontato le battaglie nei quartieri periferici per ottenere strutture pubbliche sportive in grado di soìddisfare i bisogni del 90 per cento della popolazione, esclusa dai circuiti ufficiali del Coni. Sulla necessità di riformare radicalmente le istituzioni sportive, a partire dalla separazione di Coni Servizi spa dal ruolo strategico del ministero dello sport, si è soffermato Antonio Ferraro (responsabile welfare del Prc), che ha proposto una radicale discontinuità con le politiche passate del centrosinistra, troppo attento alle esigenze dello sport professionista e poco a quelle dei cittadini. Stesse parole di autocritica da Enzo Foschi, ex consigliere regionale, che però accetta la sfida dei grandi eventi se “questi, a differenza degli scandali recenti (Mondiali di nuoto, ndr), diventano occasioni di volano per gli investimenti di risorse e di strutture che poi devono essere riconsegnate alla cittadinanza”

Il giro degli istituzionali si è concluso con Paolo Marchionne, capogruppo del Pd in IV e candidato alle primarie del municipio, che ha espresso il massimo consenso alle due proposte emerse dall’assemblea: da una parte, entro il mese marzo, un evento di festa e di “ispezione dal basso” dell’impianto; dall’altra, l’elaborazione di una proposta innovativa di gestione della struttura, a partire dal protagonismo delle realtà sociali e culturali che animano il Comitato Delle Vittorie bene comune.