ROMA

Diritti Senza Confini: oggi corteo nazionale a Roma

L’appuntamento è alle 14 in piazza della Repubblica per il corteo contro tagli allo stato sociale, razzismo e sfruttamento

Diritti Senza Confini: oggi corteo nazionale a Roma

Partirà intorno alle 14 da piazza della Repubblica il corteo nazionale Diritti Senza Confini. La mobilitazione è stata lanciata dalla Carovana di Sans Papiers e Rifugiati, una rete transnazionale di migranti autorganizzati, e vede l’adesione di moltissime realtà di base: dalle occupazioni abitative ai centri sociali, dal sindacalismo di base alle esperienze di solidarietà autogestita, dai collettivi di lavoratori migranti alle associazioni antirazziste, fino agli studenti contrari all’alternanza scuola-lavoro. Ci saranno i braccianti di Foggia e quelli di Rosarno, da mesi in lotta per condizioni di lavoro e di vita degne. Ci saranno i richiedenti asilo che poche settimane fa hanno vinto la battaglia contro il mega ghetto di Cona, in Veneto, decretando dal basso la chiusura di una vergognosa struttura di marginalizzazione, dove più volte erano state denunciate le condizioni di “accoglienza”. Circa una trentina gli autobus che si stanno muovendo verso Roma: dalla Sicilia, dalla Campania, dall’Emilia-Romagna, dal Veneto, dalle Marche e dal Piemonte.

Al centro del corteo la questione sociale legata ai diritti da garantire senza differenze di passaporto: casa, lavoro dignitoso, reddito, accesso alla sanità e all’istruzione. Ma anche la necessità di rispondere al crescente clima di razzismo e odio che gruppi della destra estrema – da Salvini a Forza Nuova, passando per CasaPound e i gruppusculi della galassia nera – stanno alimentando, ma che affonda le sue cause principali nelle politiche di tagli e di austerity imposte in questi anni proprio dalle cosiddette “forze moderate”. «Il razzismo si sta diffondendo proprio tra chi sta più in difficoltà, tra le persone più povere. Il cambiamento che vogliamo non può riguardare solo la nostra condizione ma anche quella di quanti soffrono uno stato di ingiustizia e di privazione. È grazie ai tagli allo stato sociale e alla ghettizzazione di ampie fasce della società che molti territori, secondo una logica di confino e militarizzazione, sono stati trasformati in discariche di bisogni e depositi di ingiustizie sociali», recita il comunicato di lancio. Che sottolinea già dall’apertura come la caratteristica principale di questo corteo sia il fatto che a prendere parola e posizione saranno proprio le “persone che attraversano questo pianeta”, i migranti, senza alcuna delega: «Non è la manifestazione che parla di noi, è la nostra manifestazione».

Nei giorni scorsi, questura e giornali hanno provato ad alzare la tensione, diffondendo comunicati e agenzie in cui si denunciava un presunto rischio infiltrazioni. Il questore di Roma Guido Marino ha annunciato filtri all’ingresso della capitale e controlli nei pressi della piazza. Contro questa ennesima provocazione poliziesca ha risposto il comitato organizzatore del corteo.

Il corteo sarà aperto dallo spezzone della Carovana, cui parteciperanno attivisti che risiedono anche in altri Paesi europei. Dietro, tutti gli altri. Tra questi, il percorso Nessuna Persona È Illegale sfilerà dietro un camion dedicato ad Antonello Sotgia, recentemente scomparso, con le parole d’ordine del rifiuto di razzismo e sfruttamento e della denuncia del bando per gestire i lager libici aperto dal governo (partecipato e vinto da 7 ONG italiane: Cesvi, Cir, Cefa, Gus, Ccs, Emergenza Sorrisi e Fondazione Albero della Vita ). Questo spezzone sarà riconoscibile anche per l’utilizzo delle coperte termiche che saranno portate in piazza, come il 21 ottobre scorso, per accusare il governo italiano e quelli europei della continua strage che va avanti davanti alle coste libiche e nel cuore del Mediterraneo.

Per tutti, l’appuntamento alle 14 in piazza della Repubblica, direzione piazza del Popolo.