TERRITORI

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23/3 marcia No Tav in Val Susa.

Per seguire la manifestazione in diretta: www.notav.info

L’appuntamento è per domani alle 14,30 a Susa per una marcia che arriverà fino a Bussoleno, in mezzo al cantiere. Il movimento No Tav si rimette in marcia e chiama a raccolta ancora una volta da tutta la Penisola movimenti territoriali e contro le grandi opere, il popolo dei beni comuni, associazioni, cittadini, realtà di base, per portare il proprio contributo attivo ad una lotta, che, anche simbolicamente, è un patrimonio di tutti i movimenti.

I No Tav si rimettono in cammino ma non si sono mai fermati, nonostante la pioggia di provvedimenti repressivi, il cantiere ha vissuto un costante assedio sociale e di mobilitazione da parte della Val Susa nell’ultimo anno e mezzo. Il consenso attorno al movimento, nonostante i tentativi di criminalizzazione di stampa, politica e magistratura, si è allargato e oramai le ragioni dei No Tav sono quasi senso comune nel paese. Le ragioni del “no” per l’inutilità dell’opera, l’insostenibilità economica ed ecologica, non sembrano più per la maggior parte delle persone le ragioni di estremisti o neoluddisti egoisti che non vogliono benessere e progesso. Sullo sfondo sempre la questione della democrazia, su chi decide su cosa succede sui territori.

Una prova di forza del movimento in una fase politica che sembra favorevole anche dal punto di vista istituzionale per ottenere vittorie significative. Novità della marcia infatti la presenza di più di cento parlamentari, tra Sel e Movimento 5 Stelle, che accompagneranno la mattina attivisti e comitati dentro il cantiere di Chiomonte per quella che il movimento ha chiamato “un’ispezione popolare”. A gridare allo scandalo molti esponenti del Pd piemontese, che hanno chiesto che a Lele Rizzo, Alberto Perino e Luca Abbà sia vietato l’ingresso nel cantiere, in quanto “leader” del movimento con condanne penali in merito alle mobilitazioni No Tav. Mentre diversi parlamentari democratici hanno fatto appello ai nuovi presidenti di Camera e Senato per verificare “la legittimità dell’ispezione dei parlamentari”.

Un’ispezione che avrà l’obiettivo di “prendere le misure al cantiere” per poterlo poi “smontare meglio”, nonché di verificare cosa sta veramente accadendo al suo interno.

Il prossimo appuntamento in difesa dei territori e della salute sabato 30 in Sicilia, a Niscemi, per la manifestazione contro il Mous, il super-radar della Nato, contro cui sono in lotta le comunità locali.