SPORT

Dall’Italia alla Grecia, sport popolare e antifascista


Riceviamo e pubblichiamo il racconto dell’Antifa Tournament svoltosi a Salonicco, un meeting di sport popolare a cui dall’Italia hanno partecipato il pugile livornese Lenny Bottai e da Roma la Palestra Popolare Valerio Verbano.

Durante il weekend del 6-7-8 giugno si è svolto a Salonicco il primo Antifa Tournament, un festival di sport popolare organizzato da una serie di realtà sportive della Grecia. Un passo importante che ha segnato l’inizio di un percorso per un circuito nazionale greco di sport popolare. Insieme al lottatore americano Jeff Monson, che purtroppo ha dovuto dare forfait all’ultimo a causa di un problema alla figlia, noi -Lenny Bottai della Spes Fortitude Livorno e Giulio Bartolini della Palestra Popolare Valerio Verbano- abbiamo avuto il piacere di essere stati invitati alle iniziative culturali con il dibattito del venerdi ed alle iniziative sportive del sabato e domenica con uno stage di strategia e tecnica di boxe curato da Lenny Bottai.

Nella serata di venerdi si è svolta, in una piazza centrale di Salonicco, una riunione affollatissima nella quale abbiamo discusso e presentato il progetto del CoNaSP -Coordinamento Nazionale dello Sport Popolare- nato in seguito ad una riunione nazionale svoltasi a Roma, presso la Palestra Popolare Valerio Verbano, fra moltissime realtà sportive italiane. Abbiamo spiegato come stiamo affrontando il nostro lavoro lanciando il messaggio di partecipazione e sviluppo delle nostre pratiche, attraverso l’abbattimento di barriere sociali e di pregiudizi, spiegando le logiche di accessibilità al diritto della pratica sportiva fuori da logiche razziste, sessiste e fuori dalle malsane logiche di machismo. Abbiamo inoltre spiegato come organizzare i nostri lavori attraverso anche il recupero, la riqualificazione e l’organizzazione di tutti gli edifici pubblici e non in disuso, abbandonati o mal gestiti; un coordinamento che si prefigge un’importante battaglia laddove si consuma lo sport e laddove fatichiamo anche a trovare facce amiche ed idee sane realmente applicate. Dopo questa prima parte inerente le nostre pratiche sportive ed il CoNaSP, abbiamo raccontato la storia di Valerio Verbano e l’esperienza della palestra che oggi porta il suo nome. Una palestra nata nel 2005 da un’occupazione di uno stabile dell’ex caldaie delle case popolari e trasformato dopo anni di duri lavori, in un luogo di aggregazione sociale e soprattutto in un luogo con un’alta professionalità da un punto di vista sportivo. Una palestra nata da una volontà popolare e che oggi ci vede protagonisti in ambito nazionale ed internazionale. Una riunione durata molte ore e che ci ha visto impegnati fino a tarda sera, con una straordinaria accoglienza e partecipazione di tutti i compagni e le compagne greche. Il sabato, invece, sempre in una cornice affollatissima di persone, si è svolto lo stage di boxe di Lenny; due ore in cui, in un primo momento, sono stati illustrati ai partecipanti presenti una serie di allenamenti generali e poi specifici ed, in secondo momento, sono state illustrate una serie di tecniche e strategie nel combattimento del pugilato. Durante tutta la durata dello stage, molti sono stati i momenti di discussione e di condivisone di idee, uno dei nostri principi cardine per il continuo sviluppo e la continua condivisione per una crescita continua.

Dopo lo stage, i rituali saluti e foto finali con tutti i compagni e le compagne greche con i quali sicuramente continueremo questo bellissimo lavoro. In questi due giorni, essendo stati attenti anche alle problematiche quotidiane della Grecia, abbiamo constatato come questo paese, nonostante una forte crisi economica dove a causa di questa nei quartieri c’è il pericolo dell’avanzata di fenomeni negativi come la diffusione di criminalità e droga pesante, e quindi anche di contaminazione di idee che fanno perno sulla situazione per diffondere risposte ideologicamente negative, violente e xenofobe, abbia una grande capacità di reazione ed organizzazione di risposta dei quartieri e di un movimento che si promette di far vivere la solidarietà e la giustizia sociale.

Dal punto di vista sportivo popolare, sicuramente necessita di uno sviluppo maggiore, ma questo come detto è stato solo il primo passo e, soprattutto, un punto di partenza su cui lavorare, anche perché il materiale umano è indubbiamente altissimo e, come portata, fuori dalla norma. Per noi è stata sicuramente un’esperienza estremamente positiva, anche e soprattutto grazie all’impegno di tutti gli organizzatori di Salonicco, ai compagni ed alle compagne dell’AEK di Atene e di Laura che ha curato le relazioni.