TERRITORI

Da Roma solidarietà agli studenti antifascisti di Torino

Ieri all’interno di Palazzo Nuovo, a Torino, gli studenti sono stati brutalmente caricati dalla celere mentre stavano contestando i fascisti del Fuan (Fronte universitario d’azione nazionale) che erano andati a volantinare provocatoriamente all’interno dell’università. La reazione degli studenti è stata immediata e spontanea e, senza attendere l’intercessione di nessuno, hanno deciso di cacciare autonomamente dall’università chi fa del razzismo e dell’intolleranza le proprie parole d’ordine quotidiane.

La polizia è subito intervenuta, come al solito, a difesa dei fascisti, che si sono nascosti dietro al cordone della celere. Due studenti sono stati fermati e una ragazza, Cecilia, si trova ora in stato di arresto al carcere delle Vallette con l’accusa di resistenza.

Crediamo inaccettabile che chi ogni giorno vive e lotta nelle facoltà venga messo in carcere con un’accusa ridicola, solo per aver dato prova di coraggio e dignità. È inammissibile che venga permesso a certi soggetti, di prendere parola in spazi, come l’università, dove sono sempre stati rifiutati e cacciati.

Ciò che è avvenuto ieri a Torino, ci mostra ancora una volta un leit motiv che abbiamo imparato a conoscere già da molto tempo: quello della connivenza tra gruppi d’estrema destra e forze dell’ordine. Da Roma a Milano, da Napoli a Torino, i fascisti si fanno sempre scudo della polizia per cercare d’infilarsi con violenza in luoghi che, lo ribadiamo, li hanno da sempre rifiutati.

Per questo riteniamo che quello che è avvenuto ieri a Torino sia un atto di violenza intollerabile e inaccettabile. Se persano così di metterci paura però, si sbagliano di grosso. Noi continueremo a combattere il fascismo dovunque si presenti: nelle scuole, nelle piazze, nelle strade e nelle università.

Cecilia libera subito!

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