TERRITORI

Da Roma a Lione l’Europa e’ NoTav

Lunedì 3 all’ambasciata francese contemporaneamente al vertice di Lione, sabato 8 tutti in Val Susa.

Il 3 dicembre a Lione, Monti e Hollande s’incontreranno in un vertice tra Italia e Francia che, a dire del governo italiano, dovrà sancire l’impegno di ambedue i governi per il Tav, Torino – Lione. Non saranno soli. Questa volta la Torino-Lione la faranno i NoTav, con la manifestazione popolare indetta nella città francese dal movimento NoTav in contemporanea al vertice.

A Roma diamo appuntamento a tutt*

LUNEDI 3 DICEMBRE alle h.10:30 a Campo de’ Fiori

per andare insieme all’ambasciata francese a dire che in Europa la democrazia e i beni comuni non si fanno trivellare. Vogliamo uscire dal tunnel dell’austerity e di scelte economiche devastanti, calate dall’alto sulla vita delle persone e delle comunità.

Le nostre valli non si militarizzano, il nostro futuro non si ruba.

SABATO 8 DICEMBRE TUTT* IN VAL DI SUSA!

Info pullman da Roma: cell 3270937522 email infonotavATforteprenestino.net

Le ragioni NOTAV non si arrestano

Fuori le truppe di occupazione dalla Val di Susa. Liber* Tutt*

I comunicati di solidarietà da Roma sull’ultima ondata di arresti e misure restrittive ai NoTav:

SIAMO TUTT* NO TAV, NON CI FERMERETE MAI!

Il 29 Novembre alle 7 di mattina, la Digos ha bussato alla porta di Damiano, da anni attivista e occupante del CSOA Forte Prenestino, perquisendo l’abitazione e notificandogli gli arresti domiciliari. Nelle stesse ore il presidio di Chiomonte, in Val di Susa, viene sgomberato e sigillato, ed altre 18 persone, a Torino e in Valle, vengono raggiunte da misure restrittive e provvedimenti cautelari.

Questa operazione scatta a pochi giorni dal vertice italo-francese su TAV del 3 dicembre, contro il quale il movimento NO TAV ha indetto una mobilitazione internazionale.

Dopo le sentenze di Genova e le condanne per devastazione e saccheggio, gli arresti per il 15 ottobre e i pestaggi indiscriminati degli studenti, è di nuovo la volta de* NO TAV. L’intento è chiaro: colpire chi partecipa in prima persona alle lotte, criminalizzare un intero e variegato movimento, creare un clima di tensione in occasione delle prossime mobilitazioni.

Indipendentemente dalle modalità messe in campo, a suon di musica o dietro uno scudo, a volto scoperto o protetti da un casco, ogni forma di dissenso diventa un problema di ordine pubblico, mentre le ragioni delle lotte restano oscurate.

Non lasceremo vincere questa strategia, continuiamo a scendere in piazza nelle nostre città, torniamo ancora più numerosi in Valle:

le ragioni NO TAV non si arrestano!

SABATO 8 DICEMBRE TUTT* IN VAL DI SUSA!

Fuori le truppe di occupazione dalla Val di Susa. Liber* Tutt*

Csoa FortePrenestino

Action-diritti in movimento, All Reds Rugby Roma, Anomalia Sapienza, Assemblea di Medicina, Coordinamento cittadino di lotta per la casa, csa Astra19, csoa Spartaco, csoa la Strada, csoa San Papiers, csoa Corto Circuito, Esc Atelier, Lab! Puzzle, L.O.A. Acrobax, Point Break, Radio Sonar, Scup, Strike Spa, Zona Rischio Casalbertone

DAL 14N ALLA VAL SUSA NO ALLA CRIMINALIZZAZIONE DEI MOVIMENTI

Un’altra mattinata di arresti contro il movimento NOTAV. Questa nuova operazione poliziesca nasconde qualcosa di molto inquietante. Fino ad oggi gli sforzi dei magistrati tentavano di giustificare gli arresti teorizzando la necessità di bloccare le “infiltrazioni violente” all’interno delle mobilitazioni in valle, a partire dalla ricostruzione di giornate ritenute simbolo. Oggi la strategia sembra cambiata. Le accuse agli attivisti e alle attiviste sono sempre le stesse, gravi ed assurde: violenza, minacce, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, accensione ed esplosione pericolose. Ma tali reati sarebbero stati commessi durante iniziative fatte di giorno, a volto scoperto e in modo pubblico. Iniziative di denuncia simili a molte altre utilizzate da sempre dal movimento per mettere in evidenza temi e proposte. In particolare, oggetto di questa operazione sono l’occupazione di una sede della Geovalsusa, una delle ditte implicate negli appalti della tav, e l’allontanamento di una troupe giornalista da un presidio in val di Susa. L’estensione del concetto di violenza e pericolosità pubblica è evidentemente forzato. L’altro particolarità di questa operazione è che mentre si completavano arresti e perquisizioni è stato sgomberato il presidio NoTav a Chiomonte. In questo caso viene superato il tentativo (mai riuscito) di dividere il movimento tra buoni e cattivi. L’attacco a questo punto è diretto ed esplicito: essere un NoTav è un reato.

Significativo è anche il momento di un cui l’operazione viene compiuta. La scorsa settimana c’è stata la prima udienza del processo che vede coinvolti 45 persone colpevoli di aver resistito, insieme ad altre migliaia di uomini e donne, allo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena e poi di aver assediato il cantiere di Chiomonte il 3 luglio. Processo rinviato a gennaio. Udienza caratterizzata da un presidio enorme da parte del movimento dentro e fuori il tribunale. Lunedì 3 dicembre invece a Lione, Monti e Hollande si incontreranno per parlare della TAV. Anche in questo caso insieme ai comitati francesi si sta organizzando una grande manifestazione. Insomma l’operazione di questa mattina è il sintomo della violenza con cui la lobby della TAV vuole portare avanti l’opera.

Mentre la discussione in Italia è segnata dalla presunta “rinascita democratica” legata alle Primarie, il governo Monti, arrogante e violento, trascina la macelleria sociale delle sue riforme nelle piazze del nostro paese attraverso un controllo sociale e repressivo ossessivo. I fatti del 14 novembre ce lo ricordano: le violenze subite dagli studenti, il numero assurdo di arresti ed identificati, le modalità utilizzate nella caccia all’uomo o nel lancio del lacrimogeno hanno riempito le pagine dei giornali, ma non sono stati sufficienti a bloccare il dibattito intorno alle proposte di DASPO per le manifestazioni, arresto differito e controllo delle proteste. L’operazione di oggi è una prova di forza in questo senso.

Esprimiamo la nostra solidarietà a tutt@ le/gli attivist@ le realtà coinvolte; siamo convinti che il movimento NoTav, di cui ci sentiamo parte attiva, uscirà ancora più forte anche da questa operazione. Ancora una volta non torniamo a casa, solo le lotte possono bloccare questo governo, ed immaginare un’alternativa alle primarie e il Monti-bis.

DAMIANO LIBERO, TUTTE LIBERI!

Action-diritti in movimento, Anomalia Sapienza, Assemblea di Medicina, csa Astra19, csoa Spartaco, csoa la Strada, csoa San Papiers, csoa Corto Circuito, Esc Atelier, Point Break, Lab! Puzzle, Radio Sonar, Scup-SportCulturaPopolare, Strike Spa

ANCORA ARRESTI IN VAL DI SUSA. IL TRENO NON FERMA LA SUA FOLLE CORSA.

Quale treno? Quello del progresso, del lavoro, della giustizia sociale? No. Stiamo parlando di un treno che non c’è.

Di un treno che corre in un altro senso. Il treno delle menzogne, delle lobby, delle mafie.

La giustizia, quella con la g minuscola, mette i suoi apparati repressivi al servizio del potere economico-politico dominante, seguendo un teorema di criminalizzazione di un movimento ampio, popolare, gioioso e coraggioso che non ha mai chinato la testa. Indignazione e rabbia si prova leggendo i capi d’imputazione per un’occupazione simbolica: violenza, minacce, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, accensione ed esplosione pericolose. A maggior ragione ricordando che, in quella giornata d’agosto, le macchine dei carabinieri cariche di scudi e uomini arrivano ad iniziativa quasi finita.

Qual è il senso di questa giustizia ad orologeria, di questa sproporzione tra i reati contestati e le misure cautelari disposte? Perché un intervento con striscioni, fumogeni e volti scoperti viene bollato come “autentica intimidazione in stile mafioso” da un deputato del pd a cui è concesso ampio spazio nei maggiori quotidiani nazionali?

E’ evidente la sproporzione rispetto ai fatti contestati; è evidente il regime repressivo messo in campo dalla magistratura al fine di soffocare il dissenso; è evidente la copertura della politica che invita questori e procure al mantenimento dell’ordine pubblico (con tutti i mezzi, sottointeso). E’ questa l’Italia Bene da Saccheggiare che il PD ha in cantiere e che vede nel sindaco Fassino e nella maggioranza torinese il suo laboratorio più avanzato?

A questo pesantissimo clima di intimidazione dobbiamo saper rispondere: Nessuna paura! Nessun timore!

Complici della lotta, solidali con gli arrestati. Stiamo a testa alta dalla parte della bellezza, della difesa della valle e della libertà.

Nuovo Cinema Palazzo e Teatro Valle Occupato