MOVIMENTO

“Questo non è il cambiamento”: studenti in piazza a Roma e in tutta Italia

Oltre 100mila gli studenti e le studentesse che hanno protestato contro il governo giallo-verde. Azioni e cori contro i ministri Salvini, Di Maio e Bussetti: “Giù la maschera”. A Roma cinquemila ragazzi e ragazze in corteo

Questa mattina oltre 100mila studenti medi sono scesi in piazza in 70 città italiane contro le politiche del governo, contestando il “Decreto Sicurezza” e la direttiva del Viminale “Scuole Sicure” e chiedendo maggiori finanziamenti all’istruzione pubblica.

A Roma, dalle 9 del mattino, circa 5mila studenti hanno raggiunto piazzale Ostiense. Da lì un imponente corteo ha attraversato le strade della Capitale, per poi raggiungere il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in viale Trastevere.

Ad aprire il corteo lo striscione “Non è questo il cambiamento”, firmato Studenti Medi Romani. Molti degli interventi dal camion hanno messo in luce la contraddizione interna a quello che si auto-definisce il “governo del cambiamento”.

«Da anni l’istruzione viene messa in fondo alle agende di governo e gli interventi fatti in questa direzione hanno imposto solo pesanti tagli. Questo governo dice di essere diverso dai precedenti, ma abbiamo visto nella Legge di Bilancio che ci saranno tagli per 29milioni di euro al Ministero dell’Istruzione. Siamo qui per dire al governo “Basta bugie. Giù la maschera!”».

A oggi, dicono gli studenti e le studentesse, l’unico interesse del governo si è palesato con la direttiva Scuole Sicure. Una direttiva, si legge in una nota del Viminale, volta a «prevenire le più gravi forme di devianza e rafforzare attività di controllo del territorio ai fini della prevenzione dello spaccio di stupefacenti e del relativo consumo davanti alle scuole, con la partecipazione della polizia locale».

Per i ragazzi e le ragazze, però, polizia e telecamere all’interno delle scuole non rappresentano una soluzione, ma una pericolosa deriva securitaria. «Si investa piuttosto nell’edilizia scolastica. Siamo costretti ogni giorno a frequentare istituti che si allagano e ci cadono in testa». Risale a circa un anno fa, il crollo del tetto del Liceo Virgilio di Roma.

Durante il percorso non sono mancate azioni di denuncia mirate verso esponenti della maggioranza, in particolare nei confronti dei ministri Di Maio, Bussetti e Salvini.

La manifestazione di oggi si colloca all’interno di un ciclo di mobilitazioni decisamente più ampio. Questo autunno, infatti, ha visto l’occupazione di diversi istituti della Capitale e gli studenti annunciano battaglia anche per i prossimi mesi.

La scorsa domenica all’alba, inoltre, i ragazzi e le ragazze del Virgilio sono stati vittime di uno sgombero che ha visto l’impiego di un consistente schieramento di agenti e blindati. Sgombero a cui ha cui è seguito un grande corteo serale per le vie del centro di Roma.

A quanto pare un’opposizione reale al governo giallo-verde è possibile e, in buona parte, ha i volti giovani di chi oggi ha attraversato le piazze di tutta Italia, facendo sentire la voce di una generazione troppo spesso messa da parte dalle istituzioni.