MONDO

Chiapas, violenza contro il Caracol de La Realidad

Ritorna la violenza contro le basi di appoggio zapatiste e le Giunte di Buon Governo del Chiapas, in modo tragico e proprio nello storico Caracol de La Realidad, nella Selva Lacandona.

Le testimonianze dei fatti drammatici di questi giorni di maggio stanno facendo il giro del mondo mentre da più parti si denuncia quanto accaduto, e molti comunicati di solidarietà arrivano al movimento zapatista.

La CIOAC-H è un gruppo paramilitare della zona della Selva, presente anche a La Realidad.

Nel mese di marzo 2014 membri di tale gruppo avevano sequestrato un camion alla Giunta di Buon Governo, fondamentale per il lavoro che la Giunta svolge. Da questo fatto era partita una trattativa, accompagnata dal Centro per Diritti Umani Fray Bartolomè de las Casas per risolvere per vie pacifiche la questione. La sera del 2 maggio, quando la trattativa era ancora aperta, un centinaio di membri del suddetto gruppo paramilitare assieme a membri del PAN e del PVEM (partiti messicani ndr) si sono presentati al Caracol de la Realidad con armi da fuoco, machete e pietre e hanno compiuto un duro attacco contro le strutture del Caracol seminando il terrore tra i compagni zapatisti presenti. Hanno tagliato i tubi che portano l’acqua, hanno devastato la scuola pubblica autonoma e distrutto la clinica comunitaria. Successivamente hanno teso un imboscata a gruppi di zapatisti che stavano arrivando con alcune camionette al Caracol. In quel contesto hanno ucciso il compagno Galeano, Josè Luis Solis Lopez, con una pallottola sparata al petto e hanno ferito gravemente più di 15 persone, L’attacco è stato denunciato immediatamente dal Centro per la Difesa dei Diritti Umani Fray Bartolomè de Las Casas che era presente in loco. Il compagno Galeano era conosciuto da molti anche perché era stato maestro durante la Escuelita Zapatista dell’Agosto 2013 e Dicembre 2014.

Nel comunicato emesso il 5 maggio, la Giunta di Buon Governo del Caracol de La Realidad rifiuta in modo categorico che l’attacco venga definito uno “scontro”, come invece lo hanno fatto i media locali. Si è trattato di violenza premeditata contro persone indifese e disarmate. Inoltre si denuncia la responsabilità e complicità federale e statale. Infatti i gruppi di paramilitari come la CIOAC-H sono da sempre finanziati e sostenuti dai governi locali e nazionali al fine di reprimere il progetto di autonomia zapatista, colpendo i membri e le strutture dell’autonomia, cercando di spaventare la popolazione, di sottrarre le terre recuperate durante l’insurrezione del 94 e di allontanare le comunità dal movimento.

Anche se gli zapatisti sono da sempre abituati ad attacchi simili, era da molto tempo che non avvenivano violenze del genere, sopratutto in un Caracol come La Realidad, dove nonostante il villaggio non sia più da tempo compatto a favore del movimento, l’azione di paramilitari è meno rilevante o meno violenta che in altre zone zapatiste come Oventik o Morelia.

A riprova della gravità dei fatti, il comunicato della Giunta di Buon Governo chiede esplicitamente l’intervento dell’EZLN, mentre invece negli ultimi anni si cercava di trovare una soluzione principalmente attraverso l’azione politica della Giunta. “Considerando il problema e il vile assassinio del nostro compagno Galeano, la Giunta di Buon Governo ha deciso di farsi da parte e di far prendere in mano la questione alla Comandancia Generale dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, perchè investighi i fatti e faccia giustizia”.

Questi avvenimenti accadono in momento di grande apertura verso la solidarietà internazionale da parte del movimento, culminato con le due Escuelita Zapatista de Libertad e che continuerà nel prossimo mese di giugno con un incontro internazionale di popoli indigeni ad Oventik ed un nuovo momento di incontro della Sesta Internazionale.

Affinché la situazione non degeneri ulteriormente, la solidarietà verso il movimento zapatista e l’attenzione internazionale saranno fondamentali. Non lasciamoli soli.