ITALIA

Brescia: “Non è stata una rissa ma un’aggressione nazista”

Aggressione neonazista a Brescia. La ricostruzione dei fatti di quanto accaduto nel quartiere Carmine dove un gruppo di naziskin ha aspettato fuori un pub del centro alcuni attivisti di sinistra: “Non si è trattata di una rissa come dicono i giornali ma di un agguato”.

Nella notte tra venerdì 28 e sabato 29 settembre, un’aggressione portata avanti da un gruppo di una decina di neonazisti, è avvenuta a Brescia nello storico quartiere Borgondio. Gli estremisti di destra hanno atteso fuori un pub un gruppo di noti militanti della sinistra di base e dei centri sociali di Brescia, e li ha aggrediti. Pronta e determinata la reazione del gruppo di antifascisti che, da quanto raccontato ai microfoni di Radio Onda d’Urto (qui la trasmissione completa che ricostruisce i fatti), ha fatto indietreggiare gli aggressori fino a metterli in fuga.

Sui mezzi di informazione main stream si è parlato invece di “rissa”, o di “appuntamento” tra “opposte fazioni”.

Una ricostruzione fortemente rigettata dalla Brescia antifascista che in tutta la giornata di ieri ha ricostruito minuziosamente i fatti facendo emergere la verità: ovvero che si è trattato dell’ennesima aggressione di neofascisti e neonazisti in città.

Un episodio che si inserisce in un clima segnato da una recrudescenza della violenza dell’estrema destra e dalla repressione di chi vi si oppone: sempre nella giornata di ieri un’attivista del centro sociale Magazzino 47 di Brescia ha ricevuto un foglio di via dalla città da tre anni, per gli incidente avvenuto fuori la sede di Forza Nuova lo scorso 8 settembre.

Il comunicato della sezione Anpi Brescia:

L’aggressione violenta subita da alcune persone la sera di venerdì 28 settembre da parte di un gruppo di neofascisti, è soltanto l’ultimo fatto, in ordine temporale, da attribuire a questi gruppi criminali. Sono troppi ormai i casi che si stanno verificando nella nostra città e, nell’ultimo periodo anche nel Quartiere del Carmine, da poter pensare a fatti isolati. Il limite è superato.

L’associazione ANPI Sezione “Caduti di Piazza Rovetta” di Brescia denuncia con fermezza la pericolosità di questi gruppi, la loro impunità in tutti questi mesi e anni e l’equiparazione che, costantemente, forze dell’ordine e alcuni giornalisti, fanno con i militanti della sinistra, ascrivendo provocazioni squadriste a semplici risse.

Sottovalutare questa costante sequela di aggressioni armate, pestaggi, intimidazioni, minacce significa essere complici di un disegno illegale e violento.
Sulla mappa delle aggressioni fasciste http://www.ecn.org/antifa/ è possibile rendersi conto della gravità della situazione, senza troppe interpretazioni sociologiche: non è più il tempo di mediazioni nè di dialogo.
Da anni come Sezione ANPI lavoriamo per valorizzare le reti di solidarietà e di convivenza nel Quartiere Carmine, un quartiere colpito duramente dal fascismo nel 1943 e che respingerà ogni volta la loro vergognosa presenza.

Ciò che i nostri genitori e i nostri nonni hanno sconfitto 70 anni fa, non tornerà.

ANPI Sezione Caduti di Piazza Rovetta