EUROPA

Brennero: manifestazione e scontri per un’Europa senza frontiere

Ieri mobilitazione #overthefortress‬ contro la chiusura dei confini europei. Dopo la carovana umanitaria che ha portato aiuti e solidarietà a Idomeni gli attivisti hanno scelto di recarsi in un altro luogo sensibile delle politiche di contrasto dei flussi migratori adotatte dagli Stati europei.

L’Austria, infatti, ha ribadito più volte durante le ultime settimane l’intenzione di chiudere il confine con l’Italia. Secondo il governo di Vienna, dal momento che le frontiere esterne non sarebbero protette a dovere, è necessario limitare la circolazione anche all’interno dell’area Schengen. Alcuni giorni fa, un nuovo vertice straordinario ha riunito l’Austria e i paesi che si trovano sulla rotta balcanica, a esclusione della Grecia. Questo incontro rappresenta l’ennesima sfida alle istituzioni comunitarie, che non hanno gradito. Il governo austriaco sembra intenzionato a ristabilire i controlli di frontiera nelle prossime settimane, inviando l’esercito, piazzando dei container per le identificazioni e, forse, costruendo anche una recinzione nel bel mezzo di uno dei luoghi simbolo dell’integrazione europea.

Alla luce di tutto questo gli attivisti di #overthefortress hanno provato a sfondare simbolicamente il confine, marciando compatti verso la polizia austriaca che lo presidiava. Dopo una carica con manganelli e spray urticanti, i manifestanti hanno occupato i binari, riprendendo la protesta praticata dai rifugiati al confine greco-macedone, per impedire il passaggio dei treni. Blocco delle merci, contro blocco delle persone in fuga dalla guerra! Un nuovo intervento della polizei ha disperso anche questo secondo gruppo.

La mobilitazione di ieri ha contestato nuovamente l’accordo UE-Turchia, che proprio oggi ha dato avvio alle prime deportazioni. Circa 200 persone sono state deportate dalle isole greche al paese di Erdogan, grazie a un accordo che autorizza i respingimenti collettivi in violazione dei principali trattati internazionali per la protezione dei rifugiati. Su tutti la Convenzione di Ginevra e quel principio di “non refoulement” che aveva costituito uno dei caratteri fondativi dei paesi democratici.

Mentre i governi europei mostrano il volto peggiore, distruggendo diritti e garanzie conquistate a caro prezzo e dopo tragici eventi del passato, dividendo con muri e filo spinato lo “spazio di libera circolazione”, arroccandosi in pericolosi egoismi nazionali e nazionalistici, la rivendicazione di “un’Europa senza confini” è sempre più drammaticamente attuale e urgente.

Maggiori informazioni sulla mobilitazione di ieri e sulla campagna #overthefortress: meltingpot.org e globalproject.info