ITALIA

Bologna, cariche al corteo antifascista

Bologna, cariche al corteo antifascista. Manifestazioni a Napoli e Venezia

Bologna, 16 febbraio 2018. Migliaia di persone invadono la città contro il comizio di Forza Nuova. Quella che per i media mainstream è solo una manciata di poche persone dei centri sociali, è stata invece una risposta corale e cittadina alla barbarie fascista predicata – e praticata – tutti i giorni dal partito di Roberto Fiore. Forza Nuova arriva in città. Bologna non sta a guardare.

Già nel pomeriggio centinaia di attivisti si sono riversati in piazza Galvani – dove si doveva tenere la manifestazione di Forza Nuova – per occupare la piazza. Dopo poco sono arrivate le forze dell’ordine, che hanno sgomberato violentemente la zona per permettere ai fascisti di fare il presidio. Il bilancio della carica è di sei feriti. Gli attivisti si sono ricompattati su via Farini per tornare verso piazza Maggiore e partecipare al presidio pubblico lanciato per le 18.30.

Migliaia di persone hanno risposto alla chiamata pubblica per la manifestazione contro il presidio di Forza Nuova. Realtà antifasciste locali, ma anche cittadini indignati per la violenza di partiti come FN: quando il corteo è arrivato a piazza Minghetti, ha trovato un ingente schieramento di forze dell’ordine che ha delimitato una vera e propria zona rossa con blindati, reti e idranti. E subito quest’ultimo è stato usato sugli attivisti che si trovavano in via Farini, cosa che ha spinto la testa indietro di qualche metro. A quel punto, decine di persone si sono sedute tra l’idrante e il corteo, per dimostrare alla polizia – e ai fascisti di Forza Nuova – che nessuno sarebbe tornato a casa tanto facilmente.

Dopo essere stata caricata con l’idrante, la testa del corteo si è ricompattata ed è partita in corteo selvaggio per le vie del centro di Bologna, lasciando Forza Nuova nella sua piazza blindata, protetta dalla polizia e partecipata da un numero esiguo di persone.

Forza Nuova sta cercando di tornare alle luci della ribalta soffiando sul fuoco dell’odio e dell’intolleranza. Dopo la sparatoria di Macerata, in cui Luca Traini ha sparato addosso a sei innocenti, si sono schierati senza se e senza ma con l’attentatore. Bianco, italico, razzista, fascista, ha svuotato il caricatore contro sei persone di colore. Forza Nuova ha colto la palla al balzo per dare il via a un tour d’odio, che sta toccando diverse città in Italia.

Foto di Gianluca Rizzello

Il prossimo appuntamento è a Venezia. Domenica 18 febbraio alle 14 il centro sociale Rivolta e il Laboratorio Occupato Morion hanno lanciato un presidio contro il nuovo comizio che Forza Nuova vorrebbe tenere in città. Anche domani a Napoli ci sarà una contestazione contro Simone Di Stefano, leader di CasaPound (formazione neofascista che a Roma ha aggredito tre ragazze qualche giorno fa): il concentramento è alle 17 davanti la stazione metro Garibaldi. Sono già migliaia le persone che hanno annunciato di partecipare a queste grosse mobilitazioni.

Se credono di poter soffiare sull’odio, si sbagliano di grosso. Perché in ogni città stanno trovando una ventata di dignità che li spazzerà via.

Qui l’appuntamento di Venezia

Qui l’appuntamento di Napoli