DIRITTI

Basta lacrime di coccodrillo, aprire un corridoio umanitario subito!

La più grande strage di migranti nel Mediterraneo. Con l’estate alle porte e le crisi in Siria, Libia e Iraq di cui non si vede la soluzione, le partenze come tutti sanno aumenteranno. C’è una sola soluzione: aprire un corridoio umanitario subito come chiesto da movimenti e associazioni.

Probabilmente sono settecento i migranti morti questa notte nel canale di Sicilia nel tentativo di raggiungere la costa italiana. Partiti dalla Libia su un peschereccio, da quanto riportato nelle testimonianze dei primi superstiti – il cui numero sembra sia fermo a ventotto. Da quanto ricostruito fino ad ora, dopo aver avvistato per richiamare aiuto e attenzione i migranti si sarebbero sporti troppo dal peschereccio, e il brusco spostamento di peso avrebbe fatto ribaltare la nave.

Le lacrime di coccodrillo delle istituzioni europee ed italiane appaiono insopportabili, le vediamo versare ad ogni strage in mare ed ogni volta sentiamo pronunciare le parole “mai più”. Se erano evidenti a tutti i limiti della missione Mare Nostrum ora l’assoluta insufficienza di Triton è sotto gli occhi di tutti, ma la priorità continua ad essere proteggere i confini della Fortezza Europa, anche di fronte a quella che sembra la strage del mare con il bilancio di morti più grave di sempre. Servirà questo ad invertire la rotta? No , se il dibattito interno dei paesi europei continuerà ad essere preso in ostaggio dalle forze xenofobe che fanno della lotta contro i clandestini e dell’immigrazione il loro cavallo di battaglia, mentre la priorità delle forze governative continua ad essere quella di limitare gli arrivi con le politiche dei respingimenti.

Con l’estate alle porte e le crisi in Siria, Libia e Iraq di cui non si vede la soluzione, le partenze come tutti sanno aumenteranno. C’è una sola soluzione: aprire un corridoio umanitario subito come chiesto da movimenti e associazioni.

Foto di Massimo Sestini