COMMONS

Assalti alle trivelle: il 17 aprile vota sì

Martedì 12 aprile. Entrata di scuola.

“Domenica che si fa?”, mi chiede la mamma Roberta.

“Domenica si vota”.

“E che si vota?”

“Si vota Si”.

“E… per che starebbe il Si?”

“Per fermare le trivelle, perché adesso i petrolieri si prendono le concessioni senza limiti di tempo, all’infinito… e indovina chi gliele dà?”

“Ah, sì, ho capito, ci vado, ci vado, si… co’ tutte ste trivelle non se ne può più … pare che il mondo è loro, dei petrolieri, ci vediamo all’uscita, ciao”.

“Ciao”.

“Domenica che fai voti?” chiedo ad Anna, che ci lavora qua dentro e non da docente.

“Voto sì… e che no?”

“E le trivelle?”

“Le trivelle… che poi il danno è fatto eh, il… come si dice? il dissesto geologico… ma per quello che possiamo li mandiamo aff… hai capito insomma… anche perché poi il guadagno per noi non mi pare che c’è… per il popolo dico… questi ci rovinano il mare pe’ due gocce di petrolio… e il prezzo della benzina non scende… se li prendono tutti loro i soldi… e ci lasciano l’ambiente uno schifo, tutto distrutto… la ruggine, il catrame… pensa che bello a Bagnoli se non ci fosse stata la raffineria… e Taranto, quella città era una perla del mare… l’Italia sarebbe un posto meraviglioso ma ce stanno a magnà i topi per colpa di questi… e chissà quanto ce magnano dietro…. qualcosa possiamo ancora fare… speriamo bene… dai entrate che è tardi… ci vediamo dopo, ciao”.

“Ciao”.

“Tu voti Pà”? chiedo a un papà che lascia il figlio.

“Ma perché già se vota?”

“Non dico per il sindaco, per il referendum… non me fa ride… si vota domenica”

“Ah già, certo che voto… che dobbiamo votare? Si! giusto?”

“Si, per fermare le trivelle”.

“Ma tu ce credi che poi le tolgono Lù?”

“Dobbiamo dare un segnale”

“Si, un segnale per le energie rinnovabili” si intromette Valeria.

“Giusto, diamo un segnale” si infervora Pà, “con un paese come il nostro, con il mare, le montagne, il vento, il sole… dovremmo puntare tutto sulle rinnovabili”.

“Daje ci vediamo dopo”.

“Oh mi raccomando domenica…al voto eh” mi dice un papà mentre scappa via a piedi.

Da quello che si vede qua fuori: al quorum manca poco.

Noi ci siamo:

“Salva l’acqua del mare, la luce delle stelle

dal fumo puzzolente di mille trivelle

il 17 aprile c’è un grande appuntamento

dobbiamo essere 50 + 1 per cento

26 milioni di si! si!

26 milioni di si!

io ci sono, ci sono, dite: “Io ci sono!”

si, ci siamo, ci siamo, dite: “Si, ci siamo!”

per il mar Tirreno: il nostro amore è pieno

dell’Adriatico: io sono fanatico

il mare Jonio: è il nostro patrimonio,

non lasciarlo alle multinazionali del petrolio

di chi è il mare? è il nostro mare!

pensa ai fondali, ai pesci, alla costa dei trabocchi

di chi è la terra? è la nostra terra!

pensa alle spiagge all’orizzonte che hai davanti agli occhi…”