ITALIA

Aquarius, il naufragar non è dolce

11 persone sono state salvate dalla nave Aquarius. senza avere un porto sicuro dove attraccare. La nave della ong SOS Mediterranee, l’unica rimasta a fare soccorsi in mare, si è rifiutata di consegnare le 11 persone a bordo alla guardia costiera libica

Il 15 settembre, Aquarius è tornata in mare dopo un lungo scalo tecnico a Marsiglia. Dopo qualche giorno di navigazione è tornata nelle acque internazionali raggiungendo la zona di ricerca e soccorso.

In questo momento nel Mediterraneo centrale la nave Aquarius, della Ong SOS Mediterranee Italia, e l’aereo Colibrì, della ong Pilotes Volontaires, sono gli unici mezzi civili pronti ad aiutare persone in difficoltà. Da questa estate, questa parte di Mediterraneo è diventata una delle più pericolose al mondo, con un tasso di mortalità elevatissimo. Nonostante questo le nave delle ong sono quasi tutte bloccate o sequestrate per evitare che tornino in mare.

Ieri mattina la nave Aquarius ha completato il salvataggio di una piccola imbarcazione in difficoltà in acque internazionali al largo della Libia. Come leggiamo dalla pagina facebook di Acquarius: «La barca, sovraffollata, cominciava a prendere acqua. Nessuno aveva giubbotti di salvataggio. Le 11 persone a bordo sono ora al sicuro sulla Aquarius».

 

rescue20092018

Questa mattina #Aquarius ha completato il salvataggio di una piccola imbarcazione in difficoltà in acque internazionali al largo della #Libia. La barca, sovraffollata, cominciava a prendere acqua. Nessuno aveva giubbotti di salvataggio. Le 11 persone a bordo sono ora al sicuro sulla Aquarius.#TogetherForRescue #HumanityAtSea #OnboardAquarius

Pubblicato da SOS MEDITERRANEE Italia su Giovedì 20 settembre 2018

 

Dopo più di 24 ore Aquarius non ha un porto sicuro di attracco e si è rifiutata di consegnare le undici persone nelle mani della guardia costiera libica, perché la Libia non è un paese sicuro. La Libia, lacerata da una guerra civile, dall’inizio di questa settimana, ha negato l’accesso diretto all’Unhcr nei centri di detenzione ufficiali così come ai porti di sbarco dove vengono riportati i migranti salvati in mare.

In Libia, come nel Mediterraneo centrale, a chiunque possa testimoniare cosa stia accadendo, viene impedito di restare. Mentre Aquarius rimane nel mare senza alcun porto sicuro dove poter attraccare. E questo naufragare, non è dolce.

#restiamoumani

Video ripreso dalla pagina facebook di SOS Mediterranee