Apprendistato in democrazia. #14Nriseup inizia a Napoli!

Da Napoli comincia il conto alla rovescia verso il #14N. Domani precari e studenti ancora in mobilitazione contro Profumo all’Orientale.

“Austerità e povertà jatevenne!”, con questo slogan questa mattina alle 11.00 è partito il corteo da piazza San Vitale, che ha raccolto studenti delle scuole, universitari e precari in lotta. L’obiettivo della giornata è stato contestare e assediare la Conferenza sul Lavoro, che ha visto l’incontro tra i due Ministri del lavoro italiano e tedesco, Elsa Fornero e Ursula Von der Leiden, chiamate a discutere del tema dell’apprendistato. Dopo aver dichiarato che i giovani di questo paese sono troppo choosy (letteralmente: schizzinosi; ma dopo la giornata di oggi possiamo tranquillamente tradurre: indisponibili all’austerity, alla povertà e alla precarietà), il Governo Monti ha mostrato il vero volto delle politiche che sta mettendo in campo.

Di fronte all’indignazione di 2.000 persone tra studenti, precari, disoccupati giunti ad assediare la Conferenza alla Mostra d’Oltremare (zona Fuorigrotta), la risposta della polizia è stata incredibilmente violenta ed efferata: dopo una pioggia di lacrimogeni i manifestanti, spezzati in due gruppi distinti, sono stati inseguiti fino all’interno della Facoltà di Ingegneria (Politecnico). Mentre il Ministro Fornero ha dovuto ritardare l’inizio della Conferenza, leggiamo con inquietudine il bilancio della giornata, tra i fermati (e denunciati a piede libero per lesioni, resistenza e porto di oggetti atti ad offendere) ci sono due studenti delle scuole superiori, tra i feriti, uno studente, colpito in pieno volto da un lacrimogeno sparato ad altezza uomo. Fornero e Monti ci hanno offerto anche oggi una lezione di democrazia, un apprendistato fatto di negazione della parola e rifiuto della contestazione, di lacrimogeni e cariche.

Nonostante tutto, la mobilitazione non si ferma: già nel corso del pomeriggio centinaia di manifestanti si sono raccolti attorno alla Questura di Napoli e alle 17.00 si è svolta una grande assemblea all’Università Orientale Occupata, per immaginare le contestazioni di domani, quando a presiedere la Conferenza sul lavoro sarà il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Francesco Profumo. Oggi a Napoli sono tumultuosamente iniziate le manifestazioni e le azioni verso lo sciopero generale del 14 N, uno sciopero di studenti, lavoratori precari, disoccupati, cassaintegrati e inoccupati, che coinvolgerà quartieri e città intere in tutta Europa… #jointhestrike! #stopausterity!

Domani continua la mobilitazione: prevista la presenza del Ministro dell’istruzione Profumo all’Università Orientale. Ne parliamo con Giovanni di Zero81.

Dopo la giornata di oggi in cui centinaia di persone hanno contestato il Ministro del Lavoro, Fornero, come pensate di proseguire la mobilitazione? Come contesterete in Ministro Profumo domani?</>

Domani mattina studenti medi, universitari e precari si incontreranno alle 9.00 di mattina nell’Orientale Occupata per proseguire la contestazione al Governo dell’austerità Monti, che si presenta nella persona di Profumo. Già in queste settimane in tutta Italia moltissimi studenti delle scuole si sono opposti all’attuazione del ddl Aprea (che favorisce l’ingresso dei privati, abolisce le rappresentanze studentesche, compromette ulteriormente le condizioni del corpo docente), in questi giorni invece la scommessa che stiamo portando avanti è creare delle connessioni tra scuola, università e lavoro. Mentre nella mattina di domani produrremo una serie di azioni estemporanee di contestazione, durante il pomeriggio alle 16.00 nella Facoltà di Ingegneria abbiamo indetto una conferenza stampa e un’assemblea. La scelta della location non è casuale, non solo perché si colloca nei pressi della Mostra d’Oltremare, luogo di incontro della Conferenza sul Lavoro, ma anche perché le odierne cariche della polizia sono giunte fin dentro i corridoi del Politecnico e neppure l’intervento indignato del Preside è riuscito a fermarle.

E invece cosa accadrà a Napoli durante l’appuntamento europeo del 14 Novembre, momento in cui dalla Germania alla Spagna, dal Portogallo alla Grecia centinaia di persone scenderanno in piazza per praticare nuove forme di sciopero a partire dalle proprie condizioni di povertà, disoccupazione e inoccupazione? Infatti se pure l’indizione delle manifestazioni è stata fatta ad opera dei sindacati, tutte le realtà sociali, i movimenti, gli studenti hanno non solo aderito, ma rilanciato e reinventato l’appuntamento. La domanda di fondo è come si pratica in tempo crisi lo sciopero?

Il 14 novembre a Napoli sono stati lanciati due appuntamenti distinti, che sono in stretta comunicazione tra loro, non solo per parole d’ordine ma anche per le pratiche verranno sperimentate. Il primo è si svolge a Napoli a piazza del Gesù alle ore 9.00 che punta a manifestare lungo tutta la città, praticando lo sciopero dal basso e denunciando l’insufficienza della proposta sindacale. Il secondo invece a Pomigliano, in cui gli operai della FIOM e di SLAI COBAS, praticheranno la loro mobilitazione. Il livello di contatto tra i due cortei è significativo e molto forte, dal momento che è ormai impossibile separare le condizioni del lavoro garantito e di quello non garantito.

Il video di globalproject.info
La polizia carica fin dentro il politecnico