ROMA

America Occupato, ma davvero era solo un anno fa?

Si festeggia questa settimana con un programma intenso il cinema occupato di Trastevere, siamo andati a trovarli. È una settimana ricca di eventi quella organizzata dai ragazzi del Cinema America in occasione del primo anno di occupazione. Da lunedì 11 novembre a domenica 17, lo spazio sarà teatro di presentazioni di libri e proiezioni di film[…] : “Progetto Sacro GRA”, “Fahrenheit 451”, “C’era una volta il West” e “Lo sceicco bianco” sono solo alcuni dei titoli in programma.

Numerose le persone intervenute a dare il proprio sostegno ai ragazzi che hanno ridato vita a quel luogo che fino a un anno fa era lasciato abbandonato a se stesso: i posti in sala sono tutti pieni, anche in mezzo alla settimana, e si fa fatica a trovare un posto a sedere. Tanta è la voglia, però, di partecipare al compleanno del Cinema, e la gente sta volentieri in piedi per godersi quelle proiezioni di qualità.

Tanti gli artisti che hanno deciso di sostenere l’America Occupato per il suo compleanno. Nella settimana in cui a Roma si svolge anche il Festival del Cinema, Angelo Orlando, Ninetto D’Avoli, Claudia Gerini, Carlo Verdone, Francesco Pannofino, Luca Vendruscolo, Giacomo Ciarrapico, Gianfranco Rosi, Nicolò Bassetti e Stefano Benni, hanno preferito il palco dell’occupazione di Trastevere allo scintillante red carpet.

«Abbiamo deciso di sostenere il Cinema America nel primo anno di occupazione perché crediamo che questi giovani siano la nostra avanguardia – dice Francesco Pannofino, in arte René Ferretti – È bello vedere che in un periodo del genere, in cui la cultura è bistrattata, ci sono invece giovani che la mettono al primo posto, ridando vita a spazi storici come questo».

«Il 13 novembre 2012 abbiamo occupato questo spazio nel cuore di Trastevere ridandogli vita e rendendolo un luogo attraversabile da tutto il quartiere – dice Valerio Carocci, militante dell’America Occupato – Questo posto doveva essere abbattuto per farci dei mini appartamenti: noi abbiamo dimostrato che invece spazi come questo possono essere salvati e rimessi al centro della vita del quartiere, diventando un luogo centrale di attraversamento degli abitanti di questa città. Siamo arrivati a un anno di occupazione, e questa settimana ricca di eventi e iniziative è una risposta forte a chi invece cerca di far prevalere oggi la logica del profitto e della speculazione».

Gli attivisti che oggi animano il Cinema America sono tutti giovanissimi. In un periodo in cui il governo vuole definire questa come una generazione di choosy e bamboccioni, i ragazzi che attraversano questo luogo hanno creato una grande biblioteca autogestita, un’aula studio aperta tutti i giorni, sistemato la sala per le proiezioni di film e organizzato per un anno intero eventi di qualità. È partita da poco inoltre, la campagna di autofinanziamento popolare. Non solo sottoscrizioni per la partecipazione alle serate, ma una rete di solidarietà e collaborazione che porti le persone a sentirsi parte attiva dello spazio, che vede uniti gli abitanti di Trastevere, le persone che attraversano il cinema e i piccoli esercizi commerciali di zona. Dall’undici novembre all’otto febbraio sarà possibile sottoscrivere una tessera annuale di dieci euro che comporta anche una serie di sconti e agevolazioni sia per alcune attività culturali romane, sia nei negozi della zona. L’elenco degli eventi e degli esercizi commerciali che hanno aderito all’iniziativa è consultabile online sul sito www.americaoccupato.org.

Il Cinema America fu chiuso alla fine degli anni novanta e lasciato all’abbandono e al degrado. Poi il 13 novembre dello scorso anno i ragazzi l’occupazione per la tre giorni dei movimenti dei beni comuni in quello spazio, e poi un gruppo di ragazzi che si mette al lavoro e ci crede nel restituire quel cinema al territorio, nonostante le mille difficoltà che comporta gestire uno spazio così grande e sconfinato. Oggi chi passa all’America Occupato trova uno spazio riqualificato, tornato al vecchio splendore, ma, soprattutto, vivo.