ROMA

Al Trullo la solidarietà è di mille colori

Nella zona sud ovest di Roma intorno a poeti, artisti e reti sociali cresce ogni giorno la solidarietà. Il cibo che viene donato è quello di alta qualità che proviene dalla cooperativa agricola ARIA che coltiva ortaggi biologici e distribuisce altri prodotti etici. Ai neonati ci pensa l’Assemblea delle donne del Consultorio, delle mascherine si occupano le Brigate Stoffette Ribelli

Si è partiti in tutta Roma dalla spesa sospesa con i sacchetti agganciati alle panchine, poggiati sui muretti colmi di pane, frutta e verdura a disposizione di chi ne aveva bisogno. Gesti generosi di singoli cittadini ai quali si è subito aggiunta l’organizzazione capillare in ogni municipio di raccolta e distribuzione di cibo da parte di centri sociali, associazioni, singoli cittadini, organizzazioni già attive sul territorio.

Succede anche nel XI Municipio, nel quartiere del Trullo costeggiato dalla via Portuense. Questo territorio è stato a lungo la campagna coltivata di proprietà del Capitolo di Santa Maria in Trastevere. Luogo malsano, infestato dalla malaria e colpito nel 1855 da un’epidemia di colera. Qui fu costruita dall’Istituto Fascista Autonomo Case Popolari nel 1939 la borgata “Costanzo Ciano” rinominata alla fine della guerra “Borgata del Trullo” dove furono trasferiti gli abitanti sfollati per le demolizioni che avvenivano in centro e gli emigrati in Francia che furono richiamati in patria.

Il quartiere non è solo la vecchia borgata, a ovest di via del Trullo c’è la collina di Monte Cucco, dove Pasolini girò alcune scene di Uccellacci e uccellini, con le case realizzate da Iacp subito dopo la guerra e sull’altro lato la collina Monte delle Capre dove è cresciuto un insediamento abusivo, con piccole case addossate le une alle altre e servite da un reticolo di strade strettissime. Un quartiere che come molti altri in passato ha visto scoppiare tensioni a seguito dell’assegnazione di una casa popolare a una famiglia straniera.

È ambientato al Trullo, nei lotti Ater, il film di Susanna Nicchiarelli del 2009 Cosmonauta, come il racconto di Gianni Rodari La torta in cielo. Il quartiere si conferma anche oggi “luogo dell’arte” con i giovani poeti metropolitani I poeti del Trullo, che segnano i loro versi sulle facciate delle case popolari, che i Pittori Anonimi del Trullo hanno ricoperto di un’esplosione di colori, attraverso murales. Parole e colori che raccontano la città.

Da oltre quindici anni qui è attivo un gruppo d’acquisto Gapbioxv che consente a un gruppo di famiglie di rifornirsi di prodotti biologici a chilometro zero. La sede è nella Palestra Popolare Baccelli a Monte Cucco. Allo scoppio dell’epidemia e al conseguente lockdown sono stati loro ad attivarsi come Gap Solidale Trullo per fornire aiuto a chi si trovava in difficoltà. Lo hanno fatto in collaborazione con la Cooperativa Agricola Sociale per l’Integrazione e l’Ambiente “Aria”. che dal 2014, oltre a produrre ortaggi biologici nella riserva naturale di Decima Malafede, mette in rete altri produttori etici e rifornisce numerosi gruppi di acquisto, oltre a costruire percorsi di integrazione lavorativa per persone svantaggiate. Attraverso una raccolta di fondi è stato possibile ampliare la distribuzione di alimenti, acquistando prodotti da unire a quelli forniti dalla cooperativa.  «Attualmente stiamo seguendo 20 nuclei familiari», racconta Francesca del Gap Trullo «ai quali forniamo settimanalmente una cassetta con frutta e verdura e prodotti che ci vengono donati. Da un mese stiamo lavorando anche con Acrobax/CoMù che segue 10 nuclei a Magliana e Marconi, nel Municipio XI per organizzare la raccolta comune. I pacchi del comune che sono arrivati sono stati una tantum. Poi non si è visto più nulla».

 

 

Il Gap Trullo, il Cso Ricomincio dal Faro, l’ANPI, l’Usicons e l’Assemblea delle Donne del Consultorio del Trullo sono i coordinatori della raccolta e della distribuzione di prodotti alimentari e per l’igiene, agendo in una situazione di emergenza in attesa degli aiuti che non arrivano da parte delle istituzioni. In particolare presso il Consultorio familiare Trullo di via Brugnato vengono raccolti pannolini, assorbenti e latte per neonati, mentre Usicons cura lo sportello per aiutare chi presenta le domande per i bonus disponibili di sostegno al reddito e all’affitto.

«Siamo molto preoccupati» – continua Francesca – «perché le difficoltà delle famiglie aumentano e non sarà facile continuare ad avere tante donazioni. Abbiamo paura di non poter aiutare tutti quelli che ne hanno bisogno. Ancora più difficile sarà a luglio e agosto quando le raccolte dei beni non deperibili saranno minori. Stiamo cercando di allargare la rete contattando anche altre realtà».

La solidarietà non si ferma, anzi rilancia e a tutto quello che finora si è fatto si aggiunge il gruppo Brigata Stoffette Ribelli che confeziona e distribuisce mascherine. Questo gruppo è nato con l’intenzione di ridurre l’uso di quelle monouso che incrementano la quantità di rifiuti, mentre quelle autoprodotte sono lavabili e riutilizzabili e vengono donate insieme al pacco alimentare. Tutti i martedì chi vuole partecipare al lavoro si incontra alla Palestra Popolare dove con le stoffe di cotone, l’elastico e la fettuccia si realizzano mascherine colorate.

 

In copertina foto del murales in Via Brugnato