TERRITORI

Acqua pubblica. La Regione Lazio e le minacce di commissariamento

Durante la discussione per una legge di ripubblicizzazione si chiede ai comuni dell’ATO 2 di cedere il servizio idrico ad ACEA spa. Dinamopress ha chiesto di spiegare cosa sta accadendo a Bengasi Battisti, del coordinamento nazionale enti locali per l’acqua bene comune e sindaco di Corchiano.

L’acqua non è una merce e privatizzarne la gestione significa violare un diritto fondamentale, un diritto si tutela e si cura come “bene delle Comunità”. L’acqua non è di proprietà ma appartiene alle Comunità, è priorità e responsabilità in quanto deve soddisfare i bisogni effettivi di tutti e di tutte le generazioni. Sono concetti, ormai, patrimonio delle Comunità, espressi con la forza straordinaria di un referendum che per modalità e vastità di partecipazione è stato, giustamente , definito storico. Ogni azione che tende a sottrarre forza a questi principi fondanti e a contrastare la volontà Popolare e’ azione antidemocratica. Ogni atto che tende alla privatizzazione dell’acqua e’ violazione e sottrazione di diritti.

La richiesta di ottobre, a firma della Direzione Regionale infrastrutture e politiche abitative del Lazio per la cessione del servizio idrico all’Acea SPA ai Comuni dell’ATO 2, è un atto che privatizza il servizio e lo sottrae ai Cittadini.

I governi locali che contrastano il tentativo di sottrazione del bene comune per eccellenza difendono un diritto e tutelano gli interessi degli abitanti e le loro volontà espresse con il referendum. Anguillara, Ladispoli, Bracciano, Manziana, Morlupo,Rignano Flaminio, Civitella San Paolo e Sant’Angelo Romano hanno espresso chiara contrarietà al conferimento del servizio idrico all’Acea Spa, condivisibile nelle motivazioni e nei contenuti.

Mentre la Regione Lazio discute la proposta di legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico è profondamente ingiusto violarne i principi fondamentali con atti dirigenziali.

L’acqua è un bene pubblico non soggetto a logiche di profitto dei privati e la ripubblicizzazione, attraverso la gestione a soggetti di diritto pubblico, garantisce che rimanga un bene comune.

Il Governo della Regione Lazio per coerenza con il programma, in attesa della discussione della legge di iniziativa popolare e dell’eventuale referendum regionale sulla ripubblicizzazione dovrà sostenere la legittima resistenza delle Comunità dell’ATO 2 e impedire gli effetti di un atto dirigenziale che tende alla privatizzazione dell’acqua .