ITALIA

Abbattiamo il muro della disinformazione insieme al manifesto

Distruggere 400mila mattoncini per permettere all’unico quotidiano di sinistra di continuare a rompere, come ha fatto per cinquant’anni. Un gioco virtuale che è anche una campagna di crowdfunding che sfida mercato e governo gialloverde. Partecipa!

A volte per farsi ascoltare bisogna rompere. Il quotidiano il manifesto ha lanciato la campagna “io rompo” e non si può dire che nei suoi primi cinquant’anni di presenza in edicola abbia rotto poco. Dopo essere stati radiati dal Pc i fondatori della rivista prima e quotidiano poi, hanno dato vita a un giornale che ha attraversato la storia del paese tra mille peripezie.

Litigi, crisi, scissioni, fallimenti, resurrezioni e trasformazioni, con una sola costante: l’indipendenza da tutti i poteri.

Attualmente il quotidiano vede, come tutti i giornali del mondo, una flessione strutturale nelle vendite del cartaceo, ma non solo. Il governo Salvini-Di Maio con la legge finanziaria approvata lo scorso dicembre ha deciso di chiudere il Fondo per il pluralismo e l’innovazione, un bacino di finanziamento destinato solo agli editori in cooperativa e non profit. A beneficiarne tra gli altri c’erano il manifesto e Avvenire e per altri versi anche Radio radicale, che da quest’anno vedranno ridurre progressivamente l’entità di questo contributo fino all’azzeramento completo nel 2022.

Come sopravvivere in questo mare in tempesta? Ma anche come rifiutare il sistema che impone di riservare i contenuti editoriali online ai soli utenti paganti o alla pubblicità garantita dai giganti della Rete?

Sono tanti i muri che si ergono intorno a noi in questi tempi. Divisioni tra le persone, muri di cemento e filo spinato, muri di indifferenza, barriere fisiche e mentali, a volte anche muri interiori fatti di isolamento e paura. Uno di questi è anche il “pay wall”, meccanismo sempre più diffuso nella stampa globale che chiude gli articoli, in particolare le inchieste, i reportage e gli approfondimenti dietro una barriera virtuale, oltre la quale si può andare solo con una carta di credito.

Il nuovo gioco online del manifesto non vuole solo provare a rispondere ai tagli del governo ma vuole rilanciare e abbattere il muro anche del proprio sito. Su iorompo.it si entra dentro un video game in cui si può scegliere la propria arma preferita per abbattere i mattoni di un muro virtuale. Facendolo si acquista un abbonamento digitale ma si contribuisce anche all’obiettivo finale: se si abbattono 400mila mattoncini nel 2020 il giornale online sarà aperto e gratuito per tutte e tutti.

Utopico? Quanto basta. Ma questo giornale ci ha abituati negli anni a imprese eccezionali e rocambolesche.

Solo con una forte consapevolezza del valore dell’informazione libera e di qualità questo settore può sopravvivere. E avere media critici e conflittuali è oggi più necessario con mai.

Da dinamopress l’augurio di continuare a rompere per i prossimi cinquant’anni e un invito a tutti a giocare(e abbonarsi) su iorompo.it.