ROMA

A Short Theatre parlano i lavoratori in lotta

Sabato alle ore 14.30 un incontro di professioniste e professionisti dello spettacolo, che proveranno a fare il punto di un anno e mezzo di mobilitazioni contro la precarietà del settore

Non solo spettacoli: la sedicesima edizione del festival teatrale di Short Theatre, in corso in questi giorni nella capitale, ospiterà sabato alle ore 14.30 l’incontro di natura politica “Siamo ancora insieme?”. L’evento è lanciato dal collettivo Autorganizzat_ spettacolo Roma e dalla Rete Intersindacale Professionist_ dello Spettacolo e intende fare il punto sulle lotte e sulle mobilitazioni che hanno animato il settore delle arti dal vivo durante quest’ultimo anno e mezzo di crisi pandemica.

Presso La Pelanda dell’ex-Mattatoio di Testaccio verrà dunque creato uno spazio di discussione che intende unire precari e precarie, attiviste e attivisti che hanno provato a far fronte all’erosione dei diritti avvenuta nel contesto emergenziale con gli artisti e il pubblico del festival di danza e teatro contemporanei.

Si tratta, chiaramente, anche di un’occasione per rilanciare le rivendicazioni in vista dell’autunno e dell’apertura delle stagioni teatrali.

«Ci siamo lasciati a metà luglio con un incontro concessoci dal capo di Gabinetto del Ministro Orlando – racconta David di Autorganizzat_ spettacolo Roma – e vogliamo capire come e in che direzione possa proseguire la nostra battaglia. Fino a ora, la risposta da parte del Governo è stata insufficiente: la stessa riforma del settore, che è al momento in discussione, rappresenta una proposta al ribasso che non prevede gli investimenti necessari a contrastare la precarietà strutturale e lo sfruttamento presenti nel nostro contesto lavorativo».

Le richieste e le rivendicazioni elaborate da professioniste e professionisti in questi mesi di mobilitazione sono chiare: oltre ai già citati investimenti, per garantire una “filiera” dell’organizzazione degli eventi dal vivo più sostenibile, serve un reddito universale di continuità e un tavolo di lavoro interministeriale che garantisca una risposta coordinata alla crisi emergenziale.

La lotta di lavoratori e lavoratrici dello spettacolo, infatti, non vuole essere confinata al proprio settore.

«Per noi è importante evitare qualsiasi divisione corporativistica – prosegue David – e l’incontro di sabato serve appunto a rilanciare un ragionamento di tipo collettivo su quanto stiamo vivendo. Siamo ripartiti, ma a quale costo? Chi stiamo lasciando indietro? La nostra preoccupazione è quella di rimanere schiacciati dai ritmi serrati della produzione e su questo ci piacerebbe interrogare la componente artistica presente al festival. Ma, più in generale, ci sembra fondamentale sia andare verso una connessione di soggetti e realtà diverse che verso una convergenza di lotte sul lavoro».

Non si tratta solo dell’Italia. A Short Theatre, infatti, sono presenti tanti artisti e tante produzioni internazionali e, al di là delle specificità di ciascun contesto e delle normative di ciascun paese, i problemi che vivono lavoratori e lavoratrici dello spettacolo sono comuni. L’incontro di sabato, allora, vuole essere anche un modo per intercettare queste storie e queste realtà, nella consapevolezza – come conclude David – «che siamo tutte e tutti lavorator*».

Link all’evento: https://www.facebook.com/events/s/-/166013572324262/

Foto di copertina di Ilaria Turini dall’archivio DINAMOpress.