DIRITTI

Tantaz Tanta, goccia a goccia siamo diventati un oceano

Un successo, nonostante la criminalizzazione e il divieto, la manifestazione a Bilbao per il ritorno dei prigionieri politici baschi, la pace e il rispetto dei diritti umani

La piattaforma Tantaz Tanta ha portato in piazza ieri a Bilbao decine di migliaia di persone, una partecipazione senza precedenti, che ha visto in strada non solo la sinistra indipendentista ma sindacati, associazioni per in difesa dei diritti umani e quasi tutti i partiti baschi. Questo nonostante la pressione fortissima dello Stato spagnolo: il giudice dell’Audiencia Nacional Eloy Velasco ha vietato la manifestazione giudicando la piattaforma Tantaz Tanta nient’altro che l’organizzazione Herrira, associazione per i diritti dei prigionieri baschi messa al bando, mentre solo qualche giorno prima otto avvocati baschi erano stati arrestati in una retata spettacolare, accusati di essere parte di Eta.

Un serpentone lunghissimo e silenzioso ha chiesto il ritorno dei prigionieri politici in Euskal Herria scandendo lo slogan “extera euskal presoak”, il rispetto dei diritti umani e una soluzione politica alla questione basca. Ma da questo orecchio Madrid proprio non ci sente continuando a perseguitare gli attivisti della sinistra indipendentista, compresi dirigenti di organizzazioni politiche e sindacali, mettendo fuori legge partiti e associazioni, tutti accusati di essere il volto pubblico di Eta. Un atteggiamento quello delle istituzioni spagnole sordo a tutti i segnali di apertura, che arrivano anche da dentro le carceri, come ai richiami di tutti gli organismi internazionali per il rispetto dei diritti umani.

Eppure nella società basca continua a crescere la voglia di trovare una soluzione politica, che garantisca all’indipendentismo di fare politica alla luce del sole, a migliaia di uomini e donne di esprimere le loro opinioni e di lottare senza lo spauracchio di trovarsi anni in carcere a migliaia di chilometri da casa grazie a leggi liberticide fatte ad hoc contro l’indipentismo, con il rischio anche di essere torturate.