San Lorenzo è Communia

Una grande assemblea nel cuore di San Lorenzo a Roma. Il 7 settembre corteo per riprendere Communia dopo lo sgombero di Ferragosto.

In una San Lorenzo “blindata” ieri Communia ha continuato a vivere nella stessa strada dove occupando per oltre quattro mesi l’ex fonderia Bastianelli aveva animato con mille attività (studentato, scuola popolare, aula studio, festival delle letterature, cucina popolare…) quelle stesse stanze e ampi spazi che una proprietà, ben decisa ad inserirsi tra le larghe maglie del piano regolatore di Veltroni, voleva immolare alla rendita urbana.

Sono stati gli stessi cittadini della Libera Repubblica di San Lorenzo, che da oltre un anno hanno costretto il Comune a bloccare per evidenti e macroscopiche difformità amministrative e procedurali il progetto di trasformare un manufatto storico in miniappartamenti, a dare il via alla grande assemblea cittadina del pomeriggio del 28, facendo calare dall’alto dei palazzi, oltre a striscioni di solidarietà, un concerto di note e parole che ha costretto guardie e il nuovo dirigente della Digos ad alzare gli occhi verso quel cielo dove sono abituati a far volteggiare i loro elicotteri e che assemblee come quella che si stava svolgendo in via dei Sabelli, vogliono tirar giù sulla terra.

E’ quello che è stato fatto ieri: richiedendo all’Amministrazione un atto concreto ed immediato di salvaguardia del quartiere, esibendo la solidarietà cittadina e nazionale (presenti anche delegazioni NOTAV e NOMOUS); dando vita ad una narrazione continua ed articolata di tutte le iniziative che in questi mesi hanno attraversato quel posto “liberato”, ribadendo che Communia è San Lorenzo e San Lorenzo è Communia e che questo è un quartiere che non ha mai chiesto nulla a nessuno, che è ora di essere capaci di ricostruirci la vita che vogliamo e non quella miserabile e di terrore con cui ci vogliono tenere buoni.

Un grande corteo comunicativo ha attraversato le strade, ingrossandosi passo dopo passo, dando vita a capannelli di discussione e di disprezzo per chi intende la parola recupero edilizio come sommatoria infinita di predatori “posti letto”. Sabato 7 settembre sarà un grande corteo cittadino a ripercorrere le strade di Roma e di San Lorenzo per ricordare che le trasformazioni della città appartengono a chi materialmente le produce vivendo, lottando, sognando e non a chi sulle nostre vite, sulle nostre lotte e sui nostri sogni intende stendere la mano pesante della rendita e il pugno della repressione.