ROMA

“Puzzle, città immaginate”: proiezione in III municipio

Venerdì 16 dicembre dalle ore 17:30 presso il Municipio III a Roma si terrà la presentazione del documentario “Puzzle, città immaginate”, che racconta la storia e le lotte del laboratorio occupato Puzzle, nato nel 2011 e ora sotto sgombero

Proiezione del documentario: “Puzzle città immaginate”

Venerdì 16 dicembre ore 17.30 sala consiliare del III Municipio (piazza Sempione)

Sono invitati a partecipare e a intervenire i cittadini, la giunta e i consiglieri del III Municipio, le realtà sociali, politiche e associative del territorio e della città “Puzzle città immaginate” è un documentario realizzato dal giovane film-maker romano Matteo Alemanno che racconta la vita e le battaglie del laboratorio occupato Puzzle, in via Monte Meta nel III Municipio della capitale. Nato nel 2011 negli spazi abbandonati di un palazzo di proprietà comunale, dall’iniziativa di studenti universitari e di alcune realtà sociali e del territorio, in questi anni di crisi economica e tagli alla spesa sociale ha rappresentato un inedito esperimento di pratiche di solidarietà, di welfare e di nuovi diritti di cittadinanza.

Al momento Puzzle ospita nei suoi spazi un cohousing dove hanno trovato una possibilità di vita studenti universitari e giovani precari, in una città con gli affitti alle stelle e dove non esistono politiche abitative per studenti e giovani. La Scuola popolare Carla Verbano, che aiuta decine di giovani alunni della scuola dell’obbligo a fare i compiti e a studiare, destreggiandosi tra le macerie dell’istruzione pubblica. Un co-working animato da giovani giornalisti, ricercatori e lavoratori autonomi e un’accademia popolare di fumetti e illustrazioni La Scuola d’italiano che crea ponti linguistici e sociali tra cittadini e cittadini provenienti da altri paesi, a cominciare dall’insegnamento gratuito della lingua, propedeutico all’accesso ai diritti di cittadinanza. Da gennaio aprirà uno sportello promosso da operatori sociali, legali e mediatori culturali con l’obiettivo di favorire l’accesso ai servizi fondamentali e all’esercizio dei propri diritti per tutti, italiani e migranti, in connessione con le Camere del Lavoro Autonomo e Precario.

Per centinaia di giovani e meno giovani, Puzzle ha rappresentato un aiuto concreto dentro la crisi, grazie all’impegno volontario di decine di attivisti di ogni età, in connessione con associazioni e scuole del territorio, con esperienze sociali e di mutualismo. Un patrimonio e un esperimento di democrazia diretta e partecipazione, che invece di essere valorizzato, ora rischia di essere cancellato da uno sgombero grazie alla delibera 140 che, al pari di Puzzle, mette in pericolo l’esistenza di decine di spazi di aggregazione, solidarietà e cultura, in nome di una logica di pura valorizzazione economica del patrimonio immobiliare pubblico. Puzzle da un palazzo vuoto in questi anni è diventato un bene comune, pieno di vita e storie, che non possono essere cancellate da un giorno all’altro.