EUROPA

Parigi si solleva contro le violenze della polizia

Alcuni giorni fa, in una banlieue parigina, le botte e lo stupro di un ragazzo nero. Percosso e sodomizzato con un manganello da quattro poliziotti. Per due notti, scontri in diverse periferie della capitale francese. Adesso in corso manif sauvage a Melinmontant. Sfondati i blocchi della polizia.

Aggiornamento ore 21: un nuovo corteo selvaggio ha sfondato i blocchi della polizia, raggiungendo quasi il quartiere di Marais. Lungo il percorso scontri, vetrine sfondate, blocchi stradali e cassonetti incendiati. La polizia ha provato a contenere la manfestazione, senza riuscirci.


Dopo due notti di scontri in diversi quartieri periferici, nel tardo pomeriggio di oggi a Melinmontant è stato convocato un corteo contro l’ennesimo episodio di violenza razziale della polizia. La manifestazione è stata subito bloccata dagli agenti in assetto antisommossa. Una parte del concentramento ha sfondato l’accerchiamento delle forze di polizia, dopo che i blindati avevano fatto irruzione nella piazza a tutta velocità.

Al momento, è in corso una manif sauvage nelle strade del quartiere.La mobilitazione si inserisce nel quadro delle sommosse che da due giorni vanno avanti in diverse banlieue parigine, con scontri e auto incendiate. Pochi giorni fa – ad Aulnay-Sous-Bois, banlieue situata alla periferia nord di Parigi – Theo, un ragazzo nero di 22 anni, era stato prima malmenato e poi violentato con un manganello durante un fermo. Le immagini di una videocamera avevano immortalato il gravissimo atto di violenza della polizia parigina .


Policiers accusés de viol à Aulnay : un témoin… από leparisien

I controlli di polizia nelle banlieue parigini – e specialmente nella Saint Saint San Denis e nella Val d’Oise, tra i quartieri più poveri a nord di Parigi – non sono certo una novità.

Lo stesso ragazzo ha raccontato l’accaduto in un’intervista a BFMTV: “Mi sono messo tranquillamente contro un muro, un poliziotto è arrivato e mi ha colpito. L’ho visto con il suo manganello: me l’ha infilato volontariamente tra le natiche. Sono caduto per terra, non avevo più nessuna forza”. I quattro poliziotti sono stati messi in garde a vue, grazie alle immagini delle telecamere. Mentre il ragazzo è stato operato e si trova ancora ricoverato in ospedale.

Ironia della sorte l’incidente è capitato proprio nella stessa sera del grande concerto organizzato in memoria di Adama Troré à la Cigale, il 24enne ucciso il 19 luglio di questa estate, in un episodio del tutto simile. La regolarità di queste violenze ai danni della popolazione francese razzializzata e dei giovani migranti, ci parla di un vero problema di razzismo di Stato. Aggravato dal prolungamento senza fine dello stato di emergenza. Un razzismo che passa troppe volte impunito.

Quasi subito è partita la mobilitazione nel quartiere di Aulnay-Sous-Bois, con vari presidi di protesta guidati soprattutto dalla famiglia di Theo, che chiede giustizia per quello che è accaduto al ragazzo. Nella notte di ieri la polizia ha interrotto l’illuminazione nella banlieue, mentre alcune auto venivano date alle fiamme. Sono stati effettuati numerosi arresti, senza apparente motivazione. In strada, questa mattina, sono stati trovati bossoli di proiettile.

Intanto la mobilitazione continua.