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Padova, #siamotornati BiosLab riprende casa

Lo sgombero dello scorso agosto non ferma il progetto del Bios Lab di Padova, tra mobilitazioni cittadine e percorso verso il #socialstrike questa mattina la nuova occupazione. A seguire il comunicato.

Lo sgombero del 22 agosto è arrivato all’improvviso, ci ha tolto i muri che avevamo pulito e decorato e i materiali prodotti in sei mesi di occupazione, ma non ha scalfito neanche per un istante i nostri progetti. Ci ha fatto perdere tempo, questo sì, mentre la crisi morde e l’autunno si scalda, mentre Bitonci approva ordinanze e Renzi si fa dare la fiducia sul Jobs Act, mentre ai confini dell’Europa si aprono scenari di guerra. In queste settimane abbiamo contribuito alle iniziative No al degrado e poi Padova Città Aperta che hanno visto centinaia di persone riprendersi le strade di questa città e arricchire assemblee e iniziative pubbliche. Stiamo attraversando le mobilitazioni contro la precarietà e per il reddito di esistenza che dallo Strike Meeting porteranno allo sciopero sociale del 14 novembre e oltre. Siamo nelle università contro le retoriche meritocratiche e il lavoro gratuito mascherato da stage obbligatori, siamo in piazza contro le Sentinelle in piedi e per l’autodeterminazione dei corpi liberi e differenti.

Mentre l’Inps, svuotato con le ultime riforme da qualunque funzione di previdenza sociale, ha deciso di sgomberarci per riportare gli edifici di via Brigata Padova alla polvere e alla speculazione, noi siamo andati avanti con le nostre progettualità e iniziative. Ma è arrivato il tempo di riaprire il Bios Lab, due sgomberi e più di un anno di tentativi di trattativa con Inps e Comune ci hanno insegnato che da parte loro non c’è alcuna volontà politica di affrontare questa situazione se non con l’uso della forza pubblica. Per chi come noi è immerso in una quotidianità fatta di distruzione dei propri diritti e di tempi frenetici scanditi da lavori sotto pagati, la riappropriazione e l’autogestione di spazi è un passo in avanti sulla strada della ricostruzione di un futuro degno che, a partire dai nostri bisogni e desideri, parli con la voce delle lotte.

E a chi ancora non vuole capirlo, diciamo chiaro che quando in gioco c’è la qualità delle nostre esistenze, non c’è più tempo per la paura, l’attesa o per gli equilibrismi politici tra Inps e Comune, questa città è piena di edifici vuoti e di corpi, come noi, pieni di idee e progetti che hanno bisogno di spazi. È arrivato il tempo di riaprire il Bios Lab, perché sia uno spazio di tutti, aperto e libero che sappia portare di nuovo e con forza nella città di Padova la voce di chi non ci sta più a farsi sfruttare in ogni ambito della propria esistenza in nome di un profitto che ci è alieno ed estraneo. All’interno di uno spazio politico comune, che riapra a Padova una stagione di lotte e di trasformazioni sociali capaci di far vivere meglio tutti, ci riprendiamo una piccola parte di ciò che quotidianamente ci viene sottratto.

L’avevamo promesso, #siamotornati subito!

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