ROMA

Nessuno deve rimanere indietro

Pubblichiamo il comunicato degli ex lavoratori del Canile Muratella dopo l’incontro del 4 Gennaio che ha confermato l’indirizzo politico scelto dalla giunta.
I poteri storti

Ringraziamo tutte e tutti i cittadini che in questi mesi hanno sostenuto la campagna #IoMeNeOccupo, attraverso donazioni per l’acquisto di cibo, medicine e materiale sanitario. Con il vostro fondamentale e prezioso sostegno, siamo riusciti ad andare avanti per 9 mesi di autogestione. Come già comunicato, il bando per la gestione dei canili è stato assegnato ad una Srl e il Comune di Roma ha dichiarato che si occuperà (dopo 9 mesi) dei cani e dei gatti presenti nella struttura. Per una questione di onestà e correttezza, comunichiamo che chiuderemo il conto corrente e non prenderemo più donazioni finalizzate al mantenimento degli animali di Muratella. La parte restante dei soldi della campagna, verrà utilizzata per sostenere un’altra attività che comunicheremo nei prossimi giorni, che potrà essere o acquisto di cibo per altre strutture in difficoltà oppure per una piccola campagna di sterilizzazione. Ci teniamo a sottolineare che finchè saremo fisicamente all’interno del canile comunale Muratella, garantiremo tutti i servizi, anche quelli non previsti dal bando e che saranno svolte in futuro con prestazioni di lavoro gratuito da altri soggetti. Come abbiamo sempre fatto da 15 anni a questa parte.

Il 4 Gennaio si è svolto un nuovo incontro (qua il link al video di Repubblica) che ha visto partecipare gli stessi protagonisti che erano presenti al tavolo del 30 dicembre. L’assessore Pinuccia Montanari ha confermato l’indirizzo politico scelto da questa giunta: andare avanti con l’assegnazione del bando e far entrare il soggetto privato che gestirà il canile. Confermati quindi i circa 70 licenziamenti e confermata la miopia di questa amministrazione che non ha voluto ritirare un bando che non tutela il benessere animale. Come “salvaguardia occupazionale” sia la parte politica, sia la parte tecnica hanno parlato di progetti e attività che verranno costruiti e attivati nel corso dei mesi e che sarebbe la soluzione per riassorbire i lavoratori in esubero. Idee interessanti ma che prevedono un iter lungo e macchinoso che non sono affatto progetti per creare posti di lavoro. Alla nostra domanda: chi pagherà questi progetti?, non è arrivata una risposta concreta.

Come non è arrivata una risposta a tante altre domande che abbiamo fatto. Su questo punto abbiamo ribadito che il bando prevede attività di lavoro gratuito in sostituzione del lavoro salariato, come a dire : la possibilità di lavoro esiste, serve, ma gratis! La parola è poi passata al nuovo gestore Rifugio Agro Aversano che in un momento di massima onestà e trasparenza ha finalmente ammesso che dovrà fare utili, essendo appunto un soggetto privato, un’associazione di impresa. Vediamo la definizione di utili: “In economia aziendale l’utile di un’impresa è definito come differenza tra ricavi e costi, se tale differenza è positiva viene comunemente chiamato PROFITTO o surplus o avanzo in caso contrario si parla di differenza tra costi e ricavi viene definita perdita (o deficit) o disavanzo.” E con questo rispondiamo anche al presidente della Commissione Ambiente Daniele Diaco, che insieme ad altri suoi colleghi e colleghe, si è rimangiato il 90% di quello che ci aveva detto nei mesi precedenti e che sostiene non ci sia differenza tra una onlus e un soggetto privato. C’è la differenza, la vedrete nel tempo.

Scontro in diretta stile “lei non sa chi sono io!”, tra il consigliere comunale M5S Pietro Calabrese e il Direttore del Dipartimento Pasquale Libero Pelusi. Scontro paradossale sul bando. L’esponente del M5S, nonostante faccia parte della Commissione Ambiente, non sapendo chi avesse scritto il bando, ha criticato l’autore del testo. Pelusi ne ha rivendicato la paternità e mentre 70 lavoratori licenziati, senza prospettive, senza nulla attendevano risposte, i 2 rappresentanti delle istituzioni (tecnico e politico) hanno avviato un bel litigio con tanto di “mi denunci allora”. Spettacolo degno di un film dei Vanzina. Spettacolo anche un po fuori tempo, visto che le osservazione fatte dal consigliere Calabrese, avrebbero avuto un senso 2,3 mesi fa. Non tardivamente e in modo un po ruffiano per accattivarsi qualche simpatia, il 4 gennaio a cose fatte. Siamo tutti in grado di farla cosi semplice, non serve essere un politico o un rappresentante dei cittadini. Ma il momento forse più vergognoso, che indica una sorta di linea di sangue che lega TUTTE le amministrazioni, siano esse del PD, Forza Italia o M5S, è stata la trattiva istantanea, tipo polaroid, fatta da un sindacato con pezzi di questa amministrazione.

Per spiegare questo passaggio è necessario raccontare un aspetto che in questi mesi non abbiamo mai reso pubblico, ma che a questo punto diventa fondamentale spiegare, per una questione di rispetto verso noi stessi e chi ci ha sostenuto. In questi 9 mesi lunghi e terribilmente faticosi, la maggior parte dei lavoratori si è occupata degli animali, cani e gatti, presenti nel canile Muratella. Non solo continuando a lavorare regolarmente senza stipendio ma anche portando avanti una serie di attività legate alla campagna #IoMeNeOccupo. Un’altra parte di lavoratori, la minoranza, ha invece deciso di rendersi strumento di divisione tra lavoratori. Sono le persone che al tavolo del 4 gennaio hanno dichiarato che “garantiamo noi il benessere animale” anteponendo il loro interesse a quello di tutti, accreditandosi come lavoratori da scegliere alla faccia di criteri meritocratici e trasparenti.

Prendiamo le distanze da quella esigua parte di lavoratori, che seppur in una posizione lecita, ha assunto nei nostri confronti un atteggiamento inaccettabile e ingiustificabile, avallando la trattativa al ribasso che gioca con la vita di persone ed animali. Atteggiamento che chiude questa storia nel peggior modo possibile, con la guerra tra poveri, aizzata e scatenata da Roma Capitale, dai suoi dirigenti in collaborazione con il sindacato CGIL. Da sempre questi tre soggetti non hanno avuto nessun interesse a ristabilire un piano di legittimità complessiva di tutti i lavoratori. Se dalla politica è possibile aspettarsi questi comportamenti che servono a giustificare le proprie scelte, è invece intollerabile che un sindacato come la CGIL assuma questa posizione. In 9 mesi questo sindacato non ha mai dato il suo sostegno pratico alla lotta, non ha mai avuto una posizione chiara sul bando che da mesi sappiamo avrebbe portato all’allontanamento di decine di lavoratori, si chiude dietro al “meglio che niente”, ha sempre lavorato per dividere i lavoratori e per arrivare a questo punto.

Abbiamo subito aggressioni, minacce e intimidazioni, dov’era la CGIL? Sono stati scritti articoli pesantissimi sul nostro operato e sulla nostra integrità dov’era la CGIL? Aveva annunciato una cassa di resistenza per gli ex lavoratori per sostenere la nostra lotta dov’è la solidarietà?

Ci rendiamo conto di raccontare qualcosa che in altri luoghi e in altre situazioni avviene normalmente, ma mai avremmo pensato di trovarci di fronte a tutto questo, di doverci fare i conti sulla nostra pelle. Questa nostra lettura della vicenda ha la sua concretizzazione in un episodio successo ieri al canile Muratella. Il rifugio agroaversano, vincitore del bando di gara ma non ancora di fatto il nuovo gestore ha portato un esiguo carico di cibo al canile. Lo ha fatto affermando che “Vista la situazione di emergenza in cui versa il canile Muratella di Roma, con poco cibo e cani al freddo, stamattina, per l’epifania, abbiamo deciso di consegnare a questi poveri animali: mangime, scatolette, coperte e lampade riscaldanti” ed inoltre aggiunge “abbiamo visto cani malnutriti e ciotole vuote quando siamo venuti due giorni fa” ed ancora “lo scarico è stato concordato con alcuni operatori”. Ci sembra davvero curioso come il vincitore del bando faccia passare uno scarico di 50 sacchi come un regalo. ci sembra altrettanto curioso che si affermi di aver visto cani malnutriti dopo che due giorni fa l’assessore di Roma Capitale abbia affermato di aver visto nel canile un’eccellenza nella gestione, nel mantenimento e nell’ adozioni dei cani e dei gatti. Ma la cosa più inquietante, e che noi vorremmo sapere, è: con chi si è organizzato? A che titolo? Sappiamo per certo, perchè siamo in canile tutti i giorni, che nessun rappresentante di Roma Capitale era in canile ad attendere il furgone del Rifugio Agroaversano.

Non vorremmo che alle nostre spalle si sia aperto un canale informale con alcuni soggetti, per cominciare ad organizzare le attività lavorative ancor prima di aver chiuso la trattativa nel tavolo tecnico con l’Amministrazione. Abbiamo chiesto un confronto pubblico per mesi e ci è stato negato. Non c’è mai stata l’audizione pubblica in commissione ambiente che abbiamo richiesto da agosto. Roma Capitale ha istituito tavoli tecnici quando ormai era tardi, c’è un problema occupazionale non risolto, non sono chiari i criteri di assunzioni (per i pochi fortunati o sfortunati, dipende dai casi). Sottolineiamo ancora che non vorremmo che si siano aperti canali informali con cui si sta organizzando il lavoro ancor prima del passaggio. Sarebbe grave e crediamo anche un reato, se provato. Dov’è la trasparenza? dov’è l’onestà? Dov’è la partecipazione? Elementi declinati e mai veramente applicati. Su questo episodio aspettiamo con urgenza un chiarimento dall’amministrazione.

Non deve essere permesso a nessuno di prendere vantaggi in maniera informale sopratutto adesso. Dividi et Impera, questa sembra essere oggi il motto di chi sta gestendo questa squallida trattativa, ma non cadiamo nel tranello. Ribadiamo il concetto per cui tutti i lavoratori devono essere tutelati, dal primo all’ultimo. Sei mesi di ritardo dell’amministrazione non possono e non devono essere pagati dai lavoratori e dalle lavoratrici. Staremo in tutti i tavoli da qui alla fine di questa triste vicenda. Staremo in Canile a difendere la nostra dignità e la nostra professionalità. Questa volta per chiudere useremo uno slogan tanto caro al movimento 5 stelle Nessun* deve rimanere indietro.

Ex lavorat@ Canile Muratella

Foto tratta da qui