DIRITTI

Napoli, preside interrompe assemblea con la mamma di Davide Bifolco

Interrotto dalla preside dibattito sugli abusi delle forze dell’ordine. Con gli studenti la mamma di Davide Bifolco e alcuni attivisti romani di Acad (Associazione contro gli abusi in divisa).

Il dirigente scolastico del liceo Sannazzaro ha preteso che l’incontro, organizzato all’interno della “settimana dello studente” fosse interrotto, minancciando di provvedimenti disciplinari e penali gli studenti (tantissimi) che stavano partecipando. A suo modo di vedere l’assemblea avrebbe avuto bisogno di “un contraddittorio”, come se per parlare degli abusi e delle violenze delle forze dell’ordine, fosse ammissibile solo alla presenza di qualche esponente di polizia o carabinieri.

Il comunicato del Collettivo Autonomo Sannazzaro:

Nell’ambito della “settimana dello studente”, il Collettivo Autonomo Sannazaro ha organizzato conferenze su diversi temi legati alla cultura e la democrazia . L’unica conferenza non autorizzata dalla preside è stata quella che vedeva ospiti gli avvocati di Acad (Associazione Contro gli Abusi in Divisa) e la famiglia di Davide Bifolco .

Pacificamente gli studenti e il collettivo hanno dato lo stesso la possibilità di svolgere la conferenza e il dibattito, considerato essenziale e alla pari con altre tematiche trattate.

Nel pieno svolgimento dell’attività, con una grande partecipazione di studenti e con i dovuti chiarimenti sulla situazione, un gruppo di professori eseguendo gli ordini della dirigente e della vice-preside sono entrati nell’aula magna, instillando panico e paura immotivata negli studenti, invitandoli ad uscire e interrompendo gli esperti che conferivano.

Per noi questo è un atto violento, repressivo e svolto tramite prevaricazione e abuso della propria posizione sui ragazzi (specialmente i più piccoli).

Un atto profondamente offensivo verso la madre di Davide Bifolco, alla quale è stato impedito di raccontare la storia di suo figlio e di dibattere sul perché questo possa succedere in un quartiere periferico di Napoli e non nella “Napoli bene” .

A seguito di questi fatti, gli ospiti e alcuni ragazzi hanno subito intimidazioni e minacce di denunce , al momento non ancora chiarendo le motivazione reali di una tale folle presa di posizione.

Non ci fermiamo!

I MORTI SIETE VOI