TERRITORI

Napoli, occupata sede del Pd: la polizia carica e minaccia

Nella giornata di mobilitazione per il No sociale al referendum costituzionale a Napoli, attivisti dei centri sociali, disoccupati e movimenti di lotta per la casa hanno occupato la sede del Pd: caricati, minacciati e chiusi nel palazzo dalla polizia. Fermato un ragazzo, poi rilasciato

Questa mattina a Napoli un gruppo di un centinaio tra studenti, disoccupati, centri sociali e attivisti della lotta per la casa hanno occupato la sede del Partito Democratico nel centro della città, a via Toledo. L’azione si inserisce nelle iniziative previste oggi a Napoli, dove migliaia di persone si sono mobilitate per la campagna del No sociale al referendum costituzionale. Nel frattempo un corteo di migliaia di studenti partiva invadendo le strade della città, contro la Buona Scuola e il Governo Renzi, annunciando che di qui al 4 dicembre saranno molte le iniziative che metteranno in campo per sfiduciare il Governo guidato dal Partito democratico.

Mentre gli attivisti andati a occupare la sede del Pd stavano uscendo è arrivata la celere in assetto antisommossa accompagnata dal vicequestore Fiorillo – noto alle cronache per i suoi comportamenti passati in piazza, durante i quali una volta avrebbe addirittura detto a un manifestante “Ti sparo in testa” – che ha chiuso gli attivisti dentro il palazzo, minacciandoli con frasi pesantissime e spintonandoli lungo la tromba delle scale.

Secondo quanto riportato da chi era presente sul luogo, dalla bocca delle forze dell’ordine sarebbero uscite frasi del tipo “vi facciamo uscire orizzontali”, “qui siete topi, decidiamo tutto noi, voi non siete nessuno”. Un ragazzo è stato fermato e portato in questura: subito un presidio si è formato per chiederne la liberazione, ed è stato rilasciato. Successivamente sono arrivate sul posto molte persone in solidarietà a chi era stato chiuso e minacciato nella sede del Pd e, dopo circa un’ora, sono riusciti a far uscire le persone rimaste chiuse nel palazzo che si sono poi unite al corteo studentesco che stava attraversando la città. Alla fine della manifestazione studenti, precari e disoccupati hanno dato vita a una grande assemblea pubblica in piazza del Plebiscito, partecipata da centinaia di persone.

In questa giornata di mobilitazione per il NO sociale ci siamo trovati di fronte ad gestione dell’ordine pubblico autoritaria e repressiva – si legge nel comunicato diffuso da Massa Critica – Disoccupati, occupanti casa, attivisti per il No provando ad occupare la sede provinciale del Partito Democratico in Piazza Carità, sono stati chiusi dentro il palazzo dove si trova la sede stessa. In un’ora di attesa trenta uomini comandati dal vicequestore Fiorillo hanno minacciato, spintonato, inseguito fin dentro la tromba delle scale sessanta persone, tra cui donne e bambini. Hanno messo in stato di fermo un attivista che pacificamente stazionava a Via Toledo. Non crediamo che questa sia la gestione dell’ordine pubblico in un paese civile, il governo per paura che vinca il NO utilizza metodi cileni. Noi non ci stiamo: OGGI NAPOLI DICE NO , NO per l’alto tasso di disoccupazione, per mancanza di reddito, per il diritto alla casa, per dei territori bonificati e non inquinati”.