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Mobilitazioni in Polonia per la giustizia sociale

Dall’11 al 14 settembre cortei, scioperi e picchetti in tutto il paese contro la riforma del lavoro e per i diritti sociali

Venerdi 11 settembre con lo slogan “Basta trascurare la società” avrà inizio in Polonia una tre giorni di protesta a livello nazionale. Le giornate di lotta sono organizzate dai maggiori sindacati – – OPZZ, Solidarity and Trade Unions’ Forum – supportate anche da Workers Initiative, TU of Nurses e Midwives e August ’80 TU. Alle mobilitazioni parteciperanno anche gli attivisti della Federazione Anarchica. Sono state annunciate manifestazioni dislocate in varie città polacche (incluse Wroclaw e Cracovia) ma la maggior parte delle azioni si svolgeranno a Varsavia.

L’11 Settembre ci saranno picchetti davanti ai ministeri della Salute, dei Trasporti, dell’Educazione, degli Interni, del Tesoro, del Lavoro e delle Politiche Sociali. A seguire sarà allestito di fronte al Parlamento un camping che ospiterà per due giorni gli eventi della protesta. Giovedì e venerdì saranno dedicati ai tavoli tematici su educazione, sanità, piani industriali organizzati da organizzazioni non governative, assieme ai sindacati.

Le proteste dislocate a livello nazionale culmineranno il sabato 14 con tre manifestazioni che partiranno alle ore 12 da Varsavia per occupare il centro della città ed arrivare alla Piazza del Castello Reale dove si svolgeranno le azioni finali previste dalla mobilitazione. Al momento si attende anche l’annuncio rispetto allo sciopero generale che i sindacati dovrebbero lanciare.

In queste ultime settimane infatti Workers’ Initiative alongside with con la Federazione Anarchica sta facendo appelli pubblici verso lo sciopero generale lanciando la campagna “Support the general strike. We are fighting for social justice“.

La ragione principale di questa mobilitazione in Polonia è legata alla riforma del mercato del lavoro. I manifestanti chiedono il ritiro dal programma governativo delle seguenti misure: la flessibilità dell’orario di lavoro, l’estensione dell’età pensionabile , chiedendo di limitare l’uso dei cosiddetti “contratti spazzatura”. Ma le richieste degli organizzatori della protesta si estendono ben oltre, dalla resistenza contro lo smantellamento dell’educazione pubblica, per il rilancio del sistema pubblico della sanità, per rafforzare gli spazi di democrazia diretta attraverso la trasformazione dei regolamenti elettorali rispetto alla costituzione polacca.

Il video che invita allo sciopero generale:

La giornata dell’11 settembre

Oggi 11 settembre a Varsavia, con lo slogan Basta trascurare la società sono iniziate le mobilitazioni con i picchetti ai ministeri: in migliaia hanno partecipato ai picchetti e al corteo che si è diretto verso Wieska Street dove è stato allestito il camping di protesta. Attorno all’una i primi gruppi si sono mossi verso il parlamento, prima delle tre l’ultimo corteo è giunto nella piazza dove migliaia di manifestanti hanno ascoltato gli interventi dei leader della protesta. “Il gioco è finite, è ora di pagare il conto” – ha detto Jan Guz, presidente del sindacato OPZZ, che punta ad un largo sostegno sociale per indebolire il governo del primo ministro Donald Tusk, in difficoltà a seguito di una crescente malcontento pubblico.Piotr Duda – leader del sindacato “Solidarity”– ha sottolineato come la protesta non riguarda solo I lavoratori: “Siamo qui non solo per I diritti dei lavoratori, ma per quelli dell’intera società”

Questa dichiarazione risulta ancora più forte se legata al fatto che nessuno dei ministri a cui sono state inviate le petizioni si è degnato di rispondere ai manifestanti. Dopo i discorsi di oggi è stata dichiarata conclusa la prima giornata di lotta. Da domani inizieranno i tavoli di lavoro, mentre di fronte al parlamento decine di tende colorate segnalano l’inizio dell’acampada.

tratto da polkandtalks.com, traduzione a cura della redazione DinamoPress