ROMA

Mobilitazione mattutina a difesa del Corto Circuito

Presidiato dalla mattina molto presto il centro sociale Corto Circuito. Colazione resistente contro le minacce di sgombero. Poi corteo e assemblea davanti al municipio.

“È bello svegliarsi la mattina presto, al freddo e al buio, e arrivare al Corto e trovare tutto quel calore”. Queste parole pronunciate da un attivista del Forte Prenestino nell’assemblea che si è tenuta davanti al VII municipio descrivono bene la mattinata vissuta da chi ha risposto all’appello del centro sociale di Cinecittà, presentandosi alle 6 di mattina davanti ai cancelli.

Circa 300 persone hanno affollato il cortile del Corto Circuito e il tendone dell’osteria, tra torte, cornetti, caffè e tè caldi. Stamattina, infatti, scadeva l’ultimatum del Comune di Roma e c’era il rischio di uno sgombero dello spazio. Dopo alcune ore di “colazione resistente” e una veloce riunione organizzativa si è deciso di muoversi in corteo per le strade del quartiere, verso il municipio.

Qui si sono alternati gli interventi dei numerosi spazi sociali, delle occupazioni abitative e di alcune realtà sindacali. Tutti hanno annunciato che la campagna contro il DUP di Tronca continuerà, ribadendo che il Commissario si deve attenere ai compiti di “ordinaria amministrazione” della città, evitando di programmare interventi per i prossimi tre anni (quello che fa il Documento Unico di Programmazione, che contiene l’attacco agli spazi autogestiti e molte altre misure anti-sociali).

I punti di questa campagna saranno: moratoria giubilare su sfratti e sgomberi; cancellazione della delibera 140; annullamento dei debiti illegittimamente richiesti agli spazi sociali; scrittura dal basso di nuovi dispositivi giuridici a tutela delle esperienze di autogestione e mutualismo.

Mentre continuano a fioccare in tutta Roma richieste di soldi e di sgomberi, il 20 e 21 febbraio si tornerà in piazza con iniziative diffuse nei territori, in vista di un corteo cittadino a difesa della Roma solidale.

#RomaNonSiVende

Leggi anche:

Giuristi a difesa del Corto

Dalle parole ai fatti: il Corto non si sgombera

{igallery id=6697|cid=59|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0}