DIRITTI

Libere di scegliere, pronte a reagire!

Il 25 novembre 2014 la rete romana IoDecido si è mobilitata per denunciare la vergognosa sospensione del servizio di interruzione volontaria di gravidanza del policlinico Umberto I di Roma. Leggi anche Contro la chiusura del Repartino, corteo al Policlinico

Il “Repartino” è nato dall’occupazione portata avanti da collettivi di donne e da lavo-ratori e lavoratrici del Policlinico, proprio nell’anno dell’approvazione della legge 194, il 1978. Da allora il servizio è stato garantito, fino al pensionamento dell’ultimo e unico – altro dato inaccettabile – medico non obiettore rimasto nell’intero ospedale. A partire dal 17 novembre la struttura sanitaria più grande d’Italia, non è più nelle condizioni di garantire l’applicazione della legge 194. Fatto grave anche simbolicamente, data la storia di questo servizio: un colpo di spugna sull’accesso all’aborto libero e gratuito, un colpo di spugna sulle lotte delle donne, un regalo per gli antiabortisti e gli obiettori offerta dalla negligenza della direzione sanitaria dell’Umberto I.

Il paradosso è che, nonostante tutto, il Policlinico è stato riconosciuto fra i migliori ospedali a prendersi cura della salute della donna, ottenendo l’attribuzione di tre bollini rosa da parte di O.N.Da, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, una vera e propria operazione di pinkwashing in tutti i sensi! Un ranking davvero invidiabile, considerando la percentuale del 100% di medici obiettori di coscienza presenti attualmente nell’ospedale, senza contare lo smantellamento e i tagli subiti negli ultimi anni e i continui disservizi subiti da tutt*. Ma non si sfugge dal fare i conti con le dirette interessate, l’azione della rete IoDecido e le lavoratrici del Policlinico ha acceso i fari sulla chiusura del Repartino e sulla sospensione del servizio IVG dell’ Umberto I e ha ottenuto un incontro con la Direzione Centrale. Il direttore generale Domenico Alessio si è impegnato a richiedere con urgenza la riattivazione del servizio con la strutturazione di due medici non obiettori per l’assistenza. Per mettere riparo al ritardo colpevole della direzione e riattivare immediatamente il reparto, al momento è stata fatta richiesta urgente, dalla stessa direzione centrale, di assunzione di un medico con incarico a 30 ore settimanali con contratto SUMAI.

Se il Policlinico si fosse occupato nei giusti tempi del reclutamento di medici non obiettori, il servi-zio non sarebbe stato interrotto. Questo fatto denuncia la condizione pietosa e preoccupante in cui versa l’applicazione della legge 194, e dunque il numero di medici obiettori sempre più in aumento, stimato al 90% su tutto il territorio nazionale. In questi giorni si è tornati a parlare anche sui media mainstream di molte delle tematiche sollevate dalla rete, che ha tutta l’intenzione di continuare a monitorare la scandalosa vicenda del Policlinico, insieme a quella di molte altre strutture dove il diritto di scegliere e alla salute di ognun* sono con-tinuamente calpestati nel silenzio più totale!

La giornata del 25 novembre non è stata una data simbolica e rituale: quando parliamo di violenza dobbiamo riferirci anche a quella di un governo che colpisce a suon di tagli diritti fondamentali e le fasce economicamente più deboli, riservando solo qualche briciola qua e là con misure ipocrite quanto inutili come gli 80 euro per le neomamme. La salute delle donne deve essere tutelata in tutte le sue forme, dal diritto ad abortire nel rispetto della salute fisica e psicologica, al diritto alla maternità consapevole e garantita nelle migliori con-dizioni socio-sanitarie, alla contraccezione e alla prevenzione. Il diritto alla salute per tutti deve fondarsi sul rispetto delle soggettività garantendone lo sviluppo, il benessere e la libertà.

Altro che tre bollini rosa, non vogliamo nessuna valutazione su ciò che riguarda la nostra vita, il nostro corpo, la nostra salute!

Libere di scegliere, pronte a reagire!

Di seguito il comunicato.

Comunicato Repartino Policlinico Umberto I

Ieri 25 novembre, in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne siamo scese in corteo, precarie, studentesse, lavoratrici del Policlinico e tante donne, per denunciare la chiusura del reparto di interruzione volontaria di gravidanza, avvenuta il 17 novembre, presso il Policlinico Umberto I . Con determinazione abbiamo ottenuto un incontro con il direttore generale dell’ospedale, Domenico Alessio che ci aveva assicurato già nel pomeriggio della giornata di ieri, che si sarebbe impegnato per la riapertura del reparto, garantendo il servizio in modo continuativo. Oggi abbiamo monitorato l’operato della direzione sanitaria per assicurarci che alle parole seguissero fatti concreti. Non avendo ancora trovato un medico disponibile nell’immediato, il direttore generale alle ore 18:00 di oggi ha fatto richiesta urgente di abilitare un medico con contratto SUMAI di 30 ore. Questo risultato tamponerà l’emergenza in via del tutto temporanea. Per questa ragione nei prossimi giorni continueremo a verificare che i passaggi per la riapertura del Repartino del Policlinico vengano fatti velocemente e rispettando le richieste espressamente fatte di assunzione stabile di almeno due medici che garantiscano un funzionamento efficace del servizio nel rispetto della legge 194.

Saremo pronte a mobilitarci ed estendere ancora di più la partecipazione se gli impegni presi non verranno rispettati. Per maggiori info sul sito del policlinico è disponibile la delibera datata 26/11 in cui si bandiscono i posti per i non obiettori…qui il link

http://www.policlinicoumberto1.it/delibera-n-725-del-24112014.aspx

Rete #Iodecido – 26/11/2014