Liberate Lander!

Cronaca di un’ingiustizia annunciata. Estradato da Roma a Madrid l’attivista basco.

Oggi Lander è stato estradato. Per un anno il nostro comitato ha combattuto perché fossero rispettati i suoi diritti, mobilitandosi e sensibilizzando l’opinione pubblica con rabbia e determinazione. Interrogazioni parlamentari, appelli e articoli di denuncia sulla stampa, dibattiti sui temi della prigionia politica e sulla tortura nei Paesi Baschi, azioni pubbliche di protesta. Tutto questo è stato fatto per denunciare il pretestuoso stato di eccezione adottato dallo Stato spagnolo contro i militanti politici baschi. Un’anomalia che lo Stato italiano ha tacitamente avallato costringendo Lander a dieci mesi di domiciliari e infine riconsegnandolo a uno Stato più volte ammonito da organismi internazionali e dall’UE per gli atroci trattamenti riservati a chi abita le sue carceri. Nonostante l’impegno e la costanza della nostra lotta, Madrid ha potuto perpetrare l’ennesima operazione repressiva, le cui fondamenta non risiedono nel vizio giuridico ma nel pregiudizio politico. Lander ora è a Madrid; nulla sappiamo circa le sue attuali condizioni e l’udienza del suo processo. Ciò che possiamo dare per certe sono la passione umana e la tenacia politica che continueranno ad animare la nostra campagna, la cui riuscita non sarà la sola liberazione di Lander, ma l’amnistia per tutti i prigionieri politici baschi costretti nelle carceri spagnole e francesi in condizioni disumane e prive di dignità.
UncasobascoaRoma


Questa mattina, 27 aprile, un ingente dispiegamento di forze di polizia, tra cui DAP e anti-terrorismo, si sono presentate presso la residenza di Lander Fernandez Arrinda ne quartiere di Garbatella, per estradarlo in Spagna. Un nutrito gruppo di abitanti del quartiere e attivisti della rete di solidarietà contro l’estradizione si è radunato fuori dall’abitazione per impedire il suo immediato trasferimento.
Ne è scaturita una trattativa tra gli avvocati di Lander Fernandez, alcuni parlamentari intervenuti a monitorare lo stato di regolarità dell’operazione di polizia e il gabinetto del Ministero di Giustizia. A seguito della trattativa, il Ministro di Giustizia uscente Paola Severino si è dichiarata disponibile a permettere al collegio difensivo di Fernandez di presentare il ricorso al TAR al fine di sottoporre a vaglio ulteriore la legittimità della richiesta spagnola. Il giovane basco è stato tradotto presso la questura centrale di Roma, in attesa di ricevere ulteriori informazioni circa l’effettivo stato della procedura di estradizione.

Dalla tarda mattinata a via Genova si sono riuniti un centinaio di manifestanti, insieme alla famiglia di Lander, per informare circa la situazione e ribadire la ferma richiesta di sospensione della procedura.

Ma nel primo pomeriggio ogni comunicazione da parte delle autorità si interrompe. Si confermano le pressioni fortissime da parte della Spagna affinché l’estradizione sia immediatamente eseguita. Lander viene trasferito dalla Questura verso l’aeroporto militare di Ciampino, dove è spuntato un volo dell’esercito pronto a decollare.

Il presidio si sposta a piazza di Spagna sotto l’ambasciata spagnola presso lo Stato Vaticano, passando in corteo su via Nazionale in prossimità del Quirinale. Nel frattempo Letta annuncia la composizione del nuovo governo. Al Ministero di Giustizia Anna Maria Cancellieri, che passa gli Interni ad Angelino Alfano. Italia vergogna.


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Materiali dalla campagna:#LanderLibero #LanderAskatu [IT-EN-ES]

Foto di Simona Granati: galleria completa