PRECARIETÀ

Iniziano le cinque giornate di Milano, studenti in piazza contro EXPO

In migliaia in piazza contro EXPO e lavoro gratuito, azioni contro Enel e sponsor dell’Esposizione Universale. Azione anche al Consolato Turco e lancio di uova e sassi contro l’agenzia interinale ManPower. Leggi Attitudine NO EXPO sulle operazioni di polizia in questi giorni

In mattinata migliaia di studenti medi in piazza a Milano contro l’EXPO 20015. Nelle strade studenti medi e universitari, professori e insegnati delle scuole. Un filo rosso lega le mobilitazioni contro il Jobs Act di quest’autunno e le mobilitazinoi contro la Buona Scuola. Mondo della formazione e mondo del lavoro si intrecciano nel modello EXPO dentro un’interazione complessa fatta di retorica meritocratica, lavoro gratuito per i giovani e precarietà dilagante.

Nel giorno di apertura delle cinque giornate NO EXPO balzano agli occhi i nuovi dati sulla disoccupazione: il tasso generale è al 13%, quella giovanile al 43%. Dati che pesano come pietre sull’ipocrisia del governo che in questi giorni è tornato a rispolverare la retorica dell’”Italia in ripresa” e del “bisogna crederci”. Come bisogna credere nella capacità del Jobs Act di rilanciare l’occupazione e dell’EXPO di essere attraversata da centinaia di giovani lavoratori – magari non retribuiti.

Il rifiuto del lavoro gratuito ha attraversato la manifestazione studentesca della mattina, per mezzo della campagna “Io non lavoro gratis”, e con studenti e precari che hanno sanzionato con vernice e uova i luoghi simbolo dello sfruttamento e del lavoro precario.

Nella giornata di domani invece, nel corteo del pomeriggio, studenti e precari incroceranno le lotte territoriali, i comitati, le realtà dei beni comuni e tutti coloro che si oppongono al modello Expo.