ROMA

Montagnola. Sgombero e violente cariche contro i movimenti

Almeno 10 feriti fuori l’occupazione della Montagnola sotto sgombero. Gli occupanti resistono sul tetto mentre intervengono fuori e dentro l’edificio centinaia di agenti in assetto antisommossa. Dalla politica le solite condanne di circostanza, mentre Roma sembra una città commissariata […] dal ministero degli Interni. Articolo in aggiornamento, la cronaca:

ore 17,00 occupata la sede dell’VIII municipio, le famiglie sgomberate dormiranno qui questa notte.

ore 16,00 terminato lo sgombero: centinaia di famiglie in mezzo alla strada

ore 14,45 le prime famiglie escono dallo stabile scortate dalla polizia

ore 14,30 nessuna possibilità di mediazione, il presidio all’esterno dell’occupazione chiede garanzie sull’incolumitàdi chi sta resistendo

ore 14,15 da dentro l’occupazione arrivano notizie di violenze contro gli occupanti che fanno resistenza passiva. I giornalisti vengono allontanati mentre arriva un pullman per portare via gli occupanti.

ore 14,00 cresce il presidio all’esterno. Tanta la rabbia, cori e slogan contro la polizia, Renzi e i Sindaco Marino. La polizia continua rifiutare di trattare e si trova sul tetto dove resistono gli occupanti.

ore 13,30 Lo scorso 8 aprile i movimenti di lotta per la casa davano il via al terzo tsunami tour nella Capitale: cinque stabili occupati, tre dei quali sgomberati in giornata dai reparti antisommossa. Questa mattina la digos, accompagnata da un ingente spiegamento di polizia, carabinieri e guardia di finanza, si presenta in via Baldassarre Castiglione alla Montagnola, dove un edificio abbandonato da tre anni era stato proprio l’8 aprile occupato dai movimenti con duecento famiglie di senza casa.

Gli occupanti salgono sul tetto e decidono di resistere barricandosi nell’edificio, il tempo passa e fuori un presidio di centinaia di persone si raduna per portare solidarietà e fare pressione per evitare lo sgombero. Quando a mezzogiorno e mezzo circa la polizia, manganelli e scudi in mano, fa irruzione nel palazzo aumenta la pressione del presidio che viene brutalmente caricato. Una decida di feriti, diverse le teste rotte, la stessa violenza e brutalità vista in piazza il 12 aprile scorso.

Nonostante le cariche all’esterno continua la resistenza dentro l’edificio da parte degli occupanti barricati sul tetto e all’ultimo piano, decisi a conquistarsi il diritto alla casa. Intanto arrivano dal centrosinistra che governa la città parole di condanna e la solita filastrocca “la casa è una questione sociale non si risolve così”. Addirittuta a mezzo stampa, mentre la polizia carica in piazza, viene annunciato un tavolo di trattativa per le 14,00 in VIII municipio. Vorremo sapere allora se la politica conta ancora qualcosa a Roma: il sindaco è ancora Ignazio Marino o è Angelino Alfano? Roma è una città commissariata dal ministero degli Interni?

Intanto sotto Regina Coeli è in corso il presidio in solidarietà ai quattro attivisti arrestati il 12 aprile durante le cariche a via Veneto.