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Il post punk dei Wire a Roma

Sul palco di Villa Ada, in occasione del Festival “Roma Incontra il Mondo”, il 26 luglio sono saliti anche gli Wire, storico gruppo punk-rock britannico e precursore della new wave che ha regalato al nutrito pubblico (nonostante condizioni meteo non incoraggianti) un concerto degno di nota.

Infatti, superato il quarantesimo genetliaco, la brit-band appare in ottima forma ed è partita cullando spettatori e spettatrici al suono delle distorsioni, per poi chiudersi in un’esplosione punk, che ha lasciato nel pubblico la voglia di nuovi pezzi, nonostante il concerto abbia quasi toccato l’ora e mezza e sia stato preceduto da The Hand, gruppo romano elettro-rock che ha introdotto il concerto.

La scaletta, che alternava canzoni più lente e in cui la sessione ritmica diventava estraniante, a quelle in cui il rullante la faceva da padrone, era quasi interamente composta dai pezzi più moderni, lasciando forse un po’ più scontenti gli estimatori di vecchia data. D’altra parte, gli Wire, nonostante siano nati nel ‘76, anno pubblicato ben quattro dischi negli ultimi cinque anni.

Dopo gli Wire, che hanno seguito, tra gli altri, Sabina Guzzanti, Antonio Rezza, Baustelle, Dj Gruff, Ani Di Franco, Femi Kuti, si alterneranno sul palco Paolo Rossi, Fast Animals and Slow Kids, The Heliocentrics, Nada, Dark Polo Gang, Brusco e Piotta, fino a chiudere in bellezza il 9 agosto con la techno di Juan Atkins & Moritz Von Oswald, offrendo al pubblico anche quest’anno l’ormai consueto programma adatto a tutti i gusti musicali.

Foto tratta da qui.