ROMA

Il Pd, questo sciacallo!

Sui fatti di cronaca avvenuti nell’occupazione di via Carlo Felice a Roma, il responsabile immigrazione del Partito democratico Khalid Chaouki ha perso un’occasione per rimanere in silenzio.

In un paese in cui la disoccupazione è arrivata a dei picchi insostenibili, la crisi economica morde a più livelli tutte le fasce della popolazione in maniera trasversale, ogni solitudine viene lasciata a sé stessa, nel sepolcro dell’invisibilità. La fame, la precarietà, la povertà ormai non non fanno più notizia?

Meglio puntare sulla morbosità, anche un po’ feticista che compare quando la tragedia della realtà si manifesta nelle sue forme più drammatiche. In questi casi il silenzio e la riservatezza non sono contemplati e c’è sempre qualcuno che non vede l’ora di cavalcare l’onda mediatica per apparire e dire la sua. L’altra notte in Via Carlo Felice, nel quartiere San Giovanni a Roma, una tragedia ha colpito una famiglia, che viveva da 10 anni in uno stabile occupato insieme ad altri 35 nuclei familiari. Una donna suicida, due bambini morti, un’altra bambina in fin di vita: una famiglia distrutta oltre il dicibile, un raptus ancora tutto da spiegare.

A fronte di un fatto così terribile, i commenti a caldo dell’onorevole Khalid Chaouki deputato Pd e responsabile immigrazione del Partito Democratico di Roma risultano davvero inquietanti. In una dichiarazione pubblica, il suddetto ha infatti espresso la necessità di “prendere una posizione netta contro queste situazioni di illegalità per garantire il bene di chi abita in quelle strutture e per risanare quei contesti dove migliaia di persone continuano a vivere in condizioni disumane e fuori da qualsiasi tipo di controllo”. Eccolo il Pd, macchina da guerra, che mobilita i suoi per calcare ogni scena, scagliandosi contro ogni supposta situazione di “anomalia” nel nome della sacra proprietà privata e di sua santissima “legalità”.

In Italia 2 milioni e 300mila famiglie non possono permettersi una casa, ma questo non è chiaramente un problema del Partito Democratico. Nelle città, e Roma ne è l’emblema, la speculazione edilizia è la nube tossica che invade ogni possibilità di vita per chi le abita. Una speculazione edilizia che si accompagna ad un mercato degli affitti dai costi esorbitanti, che non tengono conto dei canoni calmierati, mentre i trasporti sono sempre più cari e meno efficienti. Il potere della rendita è totale, e quali sono le possibili vie di fuga in tutto ciò? La riappropriazione di spazi, la rivendicazione di nuovo welfare, le nuove forme di mutualismo sostanziano un diritto per tutti a vivere la propria città, ovvero il luogo dove, con intensità sempre maggiore, si spazializzano le ingiustizie, proliferano le frontiere e dove si riarticola il conflitto contemporaneo…

Ecco perché il partito governativo non perde occasione per invocare e imporre la normalizzazione di tutte le forme di riappropriazione urbana. Nel farlo, questa volta, si è distinto per cinismo e per la completa assenza di rispetto umano per una tragedia privata. Attendiamo con ansia l’ospitata dell’onorevole Chaouki in un talk show con Barbara D’Urso. La spettacolarizzazione dell’evento, l’utilizzo dei media e di un linguaggio particolare, tutto orientato allo “stare sempre sul pezzo” sono dei tratti inequivocabili del fare politica del Pd di Renzi. Anche noi abbiamo un nome per loro: sciacalli!

Leggi il comunicato stampa sui fatti del 27 Ottobre 2014 del Csoa Sans Papier

La collettività del Centro Sociale Occupato Sans Papiers #occupybankitalia esprime la piena solidarietà ai familiari delle vittime, alla comunità dell’occupazione abitativa di Carlo Felice e a tutta Action Diritti in Movimento. Al termine di una giornata segnata da un terribile dramma privato prendiamo parola non tanto per entrare nei dettagli della vicenda, quanto per distaccarci dal cannibalismo mediatico attuato dagli organi di stampa e politici. In casi come questo sarebbe necessario rispettare la nuda cronaca dei fatti, lasciando da parte speculazioni e sciacallaggi.

Potremmo soffermarci a lungo sulle varie e molteplici forme di disagio nella città di Roma e su come la pratica dell’occupazione cerchi di essere una risposta temporanea a tale fenomeno, ma preferiamo in questo momento esprimere tutta la nostra solidarietà ed essere vicini ai familiari delle vittime.

C.S.O.A. Sans Papiers #occupybankitalia

RadioSonar.net

Leggi il comunicato di Action Diritti

Quanto accaduto oggi nell’occupazione di via Carlo Felice ci ha profondamente scosso e non c’entra nulla con l’occupazione né con la presenza di cittadini migranti. L’occupazione di via Carlo Felice è censita e riconosciuta da Comune e Regione e da oltre dieci anni è un luogo di partecipazione e costruzione di diritti, dove la convivenza è sempre stata pacifica. Nell’occupazione vivono 35 nuclei familiari che costruiscono percorsi per il diritto all’abitare per se e per gli altri, l’immobile è infatti un punto di riferimento nel territorio per i diritti di cittadinanza. Ciò che è accaduto non riguarda il percorso per il diritto all’abitare ma solo un episodio drammatico che non ci riusciamo a spiegare. Ci auguriamo che si faccia chiarezza quanto prima permettendo anche alle famiglie di tornare alla serenità per quanto possibile.

Il nostro pensiero va alle vittime e alle loro famiglie.

Action diritti

Comunità occupanti di Carlo Felice