DIRITTI

I vostri scherzi omofobi non fanno più ridere

A seguito delle polemiche sulla mia bacheca facebook, qualche riflessione sul perché il video del candidato Pd di Ancona è sessista e omofobo, ed è giusto dirlo

È passato qualche giorno da quando si è scatenato l’inferno sulla mia bacheca facebook, in seguito ad un post sul candidato del Pd di Ancona.

In questo post, ho sostenuto che il video girato e caricato su youtube da Fabio Ragni (oggi candidato nelle liste del Pd di Ancona) tre anni fa, sia un video chiaramente omofobo. Nel video, dal titolo “acqua di frogio”, Fabio e i suoi colleghi parlano di come un ragazzo gay, insicuro, grazie a questo “profumo” riuscirà a conquistare un altro ragazzo, che assicurano, prima di aver sentito il profumo “era veramente eterosessuale”. In molti sostengono che l’unico intento per i liceali di allora fosse quello di “passare una pausa studio facendosi due risate”. Peccato, però, che abbiano scelto di farsi due risate su una cosa che non va derisa: la sessualità delle persone.

Il fatto che io abbia trovato il video di pessimo gusto, oltre che girato di merda, può essere un parere personale (anche se non dovrebbe esserlo). Ma il fatto che sia un video omofobo, che prende in giro la sessualità delle persone, e che utilizza lo standard etero quasi come un standard necessario per una vita dignitosa, questo non è un parere personale. Questo è un dato di fatto. Così come è un dato di fatto che un candidato al consiglio regionale, che punta a ricoprire un ruolo all’interno del Pd, abbia deriso l’orientamento sessuale delle persone. Certo poi ha chiesto scusa, ma il video c’è e per anni è stato utilizzato per ridere di altre persone.

Mi è stato detto che non colgo l’ironia. Ma a me non fa ridere la parola “frocio” detta da un uomo eterosessuale. Così come non fa ridere la parola “negro” detta da un uomo bianco. Così come non fa ridere la parola “puttana” detta da un uomo. Perché con se portano anni di oppressione e sottomissione, che non fanno ridere, anche perché non sono finite.

Così, ritenendo questo video girato male e neanche ironico, ho deciso di scrivere un post su facebook chiaro e netto, sottolineando come la derisione delle differenze, ha come scopo quello di fare diventare la discriminazione una cosa “normale”. Non è ironia dividere e ridicolizzare le diversità che ci sono nel mondo. Non è affatto ironia: è anzi un attacco nei confronti di tutti coloro che cercano di costruire nuovi modelli di società, basati sul riconoscimento delle diversità, sulla convivenza tra diversi e sulla cooperazione sociale.

 

E allora questo episodio va denunciato, come qualsiasi episodio di omofobia, di sessismo, di razzismo e di xenofobia. Perché, mi dispiace, ma i vostri scherzi sui negri, zingari, ebrei, troie e froci non fanno proprio più ridere.