PRECARIETÀ

Cinecittà non deve chiudere: contestato Abete

I lavoratori e Cinecittà Bene Comune hanno contestato il Presidente Abete durante la prima romana dello spettacolo di Christian De Sica “Cinecittà”, in cartellone al Teatro Brancaccio. Lavoratori e comitati saranno in piazza il prossimo 19 marzo sotto la sede del Mibac per dire no a licenziamenti e speculazioni.

I lavoratori di Cinecittà e la rete territoriale di associazioni e comitati Cinecittà Bene Comune, durante la prima dello spettacolo di Christian De Sica dal titolo “Cinecittà”, lanciano la manifestazione per salvare gli storici studi di via Tuscolana dal piano di Abete, contestato durante l’evento, che prevede la dismissione delle attività cinematografiche per far posto a un piano che prevede 400.000 metri cubi di cemento per mansioni commerciali e di intrattenimento. Il 19 Marzo alle ore 15 è prevista la manifestazione sotto la sede del Ministero dei Beni Culturali per bloccare il piano di Abete e rilanciare un serio piano di sviluppo basato sul cinema e la cultura.

Di seguito il volantino distribuito durante l’iniziativa:

Fermiamo i licenziamenti e la speculazione di Abete. Sottoscriviamo la petizione per salvare gli Studios.

La rete Cinecittà Bene Comune, in occasione dello spettacolo di Christian De Sica al Teatro Brancaccio, ha deciso di mobilitarsi per sensibilizzare cittadini, istituzioni e mondo dello spettacolo affinché sia bloccato il piano di Abete e sia rilanciata in termini culturali e occupazionali la funzione degli storici studi cinematografici di Cinecittà. Da una parte c’è chi, come Christian De Sica, ama e mantiene alto il prestigio di Cinecittà valorizzando una storia unica al mondo mentre dall’altra parte c’è un’azienda che sta progressivamente mettendo fine a questa esperienza tramite un piano industriale che non ha niente a che fare con il mondo del cinema.

Attraverso lo sciopero e l’occupazione, durati più di 80 giorni nel luglio 2012, le maestranze riuscirono di fatto a frenare l’attuazione del piano industriale del Presidente Luigi Abete che prevede la trasformazione degli studi cinematografici in un luogo adibito all’intrattenimento tramite la costruzione di un albergo, parcheggi e numerose boutique all’interno del perimetro degli studi. L’accordo raggiunto fra la società e le parti sociali è comunque riuscito ad evitare l’espulsione dei lavoratori dal sito produttivo ma non lo spacchettamento di questi in tre società distinte, Cut, Panalight e Deluxe. Le rassicurazioni da parte della società sul fatto che il provvedimento non fosse pensato in funzione dei licenziamenti ma rispondesse ad esigenze di riorganizzazione e razionalizzazione societaria si sono rivelate false.

Sono infatti arrivati i primi 4 licenziamenti di Deluxe, non appena concluso il periodo in cui la società è stata di fatto obbligata a trattenere i lavoratori nel suo organico. I provvedimenti non sono stati dettati dalla crisi del settore (che non c’è) ma a seguito nello spostamento delle commesse nelle sede londinese della Deluxe. Durante l’incontro di martedì 18 al Mibac, sono stati annunciati 40 provvedimenti di cassaintegrazione sempre nel settore audio e video per questo mese. E’ chiaro come il piano di Abete punti allo stravolgimento della missione degli storici studi cinematografici e sacrifichi quella ricchezza enorme racchiusa nelle competenze ed abilità delle maestranze.

Il 13 Marzo ci sarebbe dovuto essere un nuovo incontro al Mibac, però annullato, nel quale i lavoratori avrebbero ribadito il loro no ai licenziamenti e alla speculazione edilizia, l’arresto del processo fallimentare di privatizzazione in corso dal ’97 e l’avvio di una nuova gestione pubblica e partecipata, l’unicità dell’azienda e il ritorno alla mission originaria in funzione della cultura e dell’arte. Per questo oggi vogliamo invitare tutti a sottoscrivere la petizione per salvare Cinecittà, on line su http://www.activism.com/it_IT/petizione/salviamo-cinecitta/3223HYPERLINK “http://www.activism.com/it_IT/petizione/salviamo-cinecitta/3223” , che sarà consegnata in occasione della manifestazione di mercoledì 19 Marzo ore 15 in via del Collegio Romano, pHYPERLINK “http://www.activism.com/it_IT/petizione/salviamo-cinecitta/3223” er chiedere al Ministro Franceschini che Cinecittà non si riduca come Pompei. Partecipa per far sentire la Tua voce.