PRECARIETÀ

Alla Regione Lazio precari contestano Poletti: la garanzia giovani è una truffa!

Durante il convegno “”Dall’Europa all’Italia: la Garanzia Giovani e le politiche per l’occupazione giovanile” alla Regione Lazio il blitz di precari e attivisti del laboratorio per lo sciopero sociale. Contestato il ministro Poletti e il Commissario europeo per l’occupazione. Di seguito il comunicato.

Dall’Europa all’Italia: il business della disoccupazione giovanile e il fallimento di garanzia giovani

Oggi 26 marzo a Roma, nella Sala Aniene della Regione Lazio, si è svolto il convegno “Dall’Europa all’Italia: la Garanzia Giovani e le politiche per l’occupazione giovanile”, dove sono intervenuti il Commssario europeo per l’occupazione Marianne Thyssen, il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l’Assessore regionale al Lavoro Lucia Valente. Meeting organizzato per analizzare lo stato dell’arte del programma Youth Guarentee (Garanzia Giovani in Italia) definito come la risposta europea alla crisi occupazionale dei giovani.

Nonostante i 6 miliardi di euro stanziati dalla Commissione europea, di cui 1.5 per l’Italia, la disoccupazione giovanile ha raggiunto tassi drammatici in molti paesi Europei. Nel nostro paese, a quasi un anno dall’inizio del programma (partito il primo maggio 2014), per gli oltre 460 mila iscritti ci sono stati solo ritardi ed inefficienze organizzative causati dagli organismi preposti alla gestione: Ministero del Lavoro e Regioni. I dati parlano chiaro: meno del 10% dei destinatari di Garanzia Giovani hanno poi effettivamente ricevuto un’offerta di lavoro, di tirocinio o di formazione.

Il Ministro Poletti e recentemente il premier Renzi hanno ammesso il fallimento del programma per quanto riguarda gli obiettivi occupazionali, nascondendo però che dietro la debacle si cela un vero e proprio business per le agenzie del lavoro (una tra tutte la Manpower SPA), gli enti di formazione e orientamento, oltre che per le imprese interessate a bonus occupazionali e agevolazioni fiscali, lavoro gratuito e tirocini finanziati con i fondi pubblici. L’accompagnamento al lavoro, infatti, è strutturato attraverso la sottoscrizione di un contratto di collocazione e ricollocazione con gli enti privati accreditati che incassano le risorse pubbliche, veri beneficiari del programma. Nella regione Lazio, oltre che per Garanzia Giovani tale strumento verrà sperimentato anche per lavoratori licenziati da Alitalia-Cai a fine 2014.

Questo è lo stato dell’arte del programma che abbiamo registrato come iscritti a Garanzia Giovani, uniti nella comune piattaforma “Garantiamoci un Futuro”. Dopo diverse mobilitazioni nei centri per l’impiego di Roma e davanti alla Regione abbiamo ottenuto l’apertura di un tavolo istituzionale con l’assessorato al Lavoro, interlocutore immobile rispetto ai gravi ritardi e alle inadempienze. Nell’ambito della settimana contro il busniess della disoccupazione siamo davanti alla Regione per denunciare la truffa e lo sperpero dei fondi europei destinati all’occupazione giovanile. Visto che le risorse ci sono, vogliamo che tutti i fondi vengano redistribuiti ai reali beneficiari: precari e disoccupati. Vogliamo welfare universale, salario minimo europeo e la garanzia del reddito contro il ricatto della precarietà che ci costringe ad accettare lavori di merda o al nero con salari ridicoli. Vogliamo la garanzia del reddito perché non siamo disponibili a lavorare gratis, a svolgere stage, tirocini e apprendistati in cui veniamo sfruttati. Vogliamo reddito e diritti dentro ed oltre il lavoro per garantirci un futuro!

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