TERRITORI

A Firenze contro la violenza sui corpi delle donne

Ieri sera un corteo di un migliaio di donne di tutte le età ha sfilato per le strade di Firenze in solidarietà alle due ragazze americane stuprate da due carabinieri.

Contro una cultura machista e patriarcale, contro le dichiarazioni del sindaco Nardella, contro le narrazioni mediatiche che continuano a colpevolizzare i comportamenti delle donne.

Al grido di: “La notte ci piace, vogliamo uscire in pace, ci piace pure il giorno, levatevi di torno” dietro lo striscione “Le strade sicure le fanno le donne che le attraversano!”.

La mobilitazione, organizzata sulla spinta dei tremendi stupri subiti e non cercati da due ragazze americane da parte di due carabinieri la notte tra il 6 e il 7 settembre scorsi, è stata costruita da Non Una Di Meno Firenze. La manifestazione ha ripercorso le tappe attraversate dalle due studentesse dalla discoteca Flò a Piazzale Michelangelo fino a Piazza Poggi, vicino all’abitazione delle studentesse. Non solo, il corteo si è concluso in Piazza Repubblica, nel cuore del centro turistico e storico della città, facendo vivere ai fiorentini un sabato sera diverso, riempiendo le stradine hipster di cori, energia e vita.

Se il sindaco del Partito Democratico Dario Nardella aveva derubricato le efferate violenze dei carabineri come un’onta alla divisa aggiungendo addirittura che “Firenze non è la città dello sballo”, come se chi si diverte, si sballa, fuma e beve abbia scelto di correre il rischio e di andarsela a cercare, in migliaia gli hanno risposto che uno stupro è uno stupro, non ci sono attenuanti né giustificazioni a seconda del possibile stato alterato di chi lo subisce.

“Caro Nardella, il divertimento non è reato, lo stupro non è giustificato”, così è stata rimanda al mittente la squallida accusa del sindaco e di tutti coloro che nei giorni scorsi dalle pagine dei giornali e dei social network hanno usato troppi condizionali e giri di parole per delegittimare la denuncia di violenza sessuale fatta dalle due studentesse americane.

La “bella” Firenze di Nardella e di renziana memoria si compone di strade sempre più vuote, riempite solo dalle luci di locali e baretti inaccessibili ai più, turismo di massa, Air BnB e polizia ovunque. La bellezza quella vera sono invece i corpi liberi e fuori norma che si riprendono le strade, senza chiedere nessun permesso. Tra i cori fioccano anche quelli più arrabbiati contro le forze dell’ordine a svelare la speculazione mediatica sui corpi delle donne usati per giustificare politiche razziste e sessiste che guardano più al colore dello stupratore che alle cause strutturali della violenza di genere. Le donne scendono in piazza con un urlo di battaglia che parla di autodifesa, libertà e autodeterminazione e questo autunno sono pronte a dare battaglia in ogni città.

Il 28 settembre, giornata mondiale per l’aborto sicuro, scenderemo in piazza in tutta Italia per ribadire che siamo padrone del nostro corpo, soggetti delle nostre scelte.

Il 14 e 15 ottobre a Pisa ci sarà l’assemblea nazionale di Non Una di Meno.

Il corpo è nostro, non strumento politico delle politiche securitarie.

#velasietecercata

#nonunadimeno

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