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#12a Liberi tutti, presidio a Regina Coeli

Mercoledì 16 aprile alle 11 un presidio fuori il carcere di Regina Coeli per la liberazione di Nico, Ugo, Matteo e Simon. Le violente cariche del 12 aprile da via Veneto fino a Piazza Barberini, hanno portato all’arresto di quattro attivisti […] che mercoledì mattina compariranno di fronte al Gip nel carcere di Regina Coeli dove sono detenuti da sabato, che dovrà decidere la convalida o meno dell’arresto.

Nico, Ugo, Matteo sono accusati dal pm Albomonte, già responsabile del procedimento del 31 ottobre che ha portato attivisti del movimento di lotta per la casa agli arresti domiciliari e all’obbligo di firma, di resistenza pluriaggravata e lesioni, a fronte degli oltre 50 agenti delle forze dell’ordine che si sono fatti refertare dopo la manifestazione.

Già ieri dal faro del Gianicolo un nutritro presidio ha ribadito la solidarietà dai movimenti a chi si trova in carcere, ribadendo che in campo non ci sono buoni e cattivi, ma solo la disponibilità di una generazione di giovani e precari a rivoltarsi contro il futuro di miseria e precarietà che il governo Renzi gli vuole imporre, perché al di là e prima di ogni considerazione sulla manifestazione di sabato viene la richiesta di liberazione degli arrestati.

Le immagini hanno già ampiamente dimostrato la volontà delle forze dell’ordine e del governo di “picchiare duro”, anche letteralmente contro la manifestazione di sabato, non si tratta di qualche “cretino” evidentemente ma di una indicazione chiara: cariche pesanti e indiscriminate, manganelli usati come clave, arresti. La ricetta per il conflitto sociale del nuovo corso renziano è la stessa messa all’opera negli scorsi mesi con la pioggia di denunce, misure cautelari e accuse sprositate, accanimento giudiziario.