editoriale

Dinamo Refresh

Rigeneriamo il sito per continuare a trasformare energia in movimento

Clicca e aggiorna. Svuota la cache e refresha. Da un momento all’altro questa pagina è cambiata, dopo un anno di gestazione e sperimentazione quella che vedete è la nuova versione di Dinamopress. Nuova è la veste grafica, i contenuti, alcune sezioni e funzioni.

Scorrendo l’home page trovate una differenziazione più chiara tra gli articoli e gli editoriali, le inchieste e le recensioni di film e libri sono più in evidenza. Categorie, sezioni e tag sono più visibili per permettere una più facile lettura. Abbiamo immaginato tre nuove sezioni: una di dibattito intorno a un tema (Talk), un’agenda per muoversi nella Roma dell’autogestione (Bussola) e una per raccogliere articoli per chi non legge l’italiano (Multilanguages). Sono arricchite le sezioni multimediali dei video e dei podcast audio, in collaborazione con RadioSonar. Un ridisegno frutto dell’esperienza degli scorsi mesi, dei feedback dei lettori e di una discussione collettiva.

Dinamopress è comparso sugli schermi il 12 novembre 2012, subito sugli scudi del #14N: sembra un secolo fa, dato che in un tempo così breve per molti questo spazio digitale è diventato un compagno e un impegno quotidiano. È passato solo un anno da quando una rete di realtà sociali e di movimento di Roma ha scommesso (in modo del tutto autofinanziato) sulla costruzione di un nuovo strumento di comunicazione per e tra le lotte. Per discutere, fare inchiesta, tessere relazioni, produrre cultura. Dal basso si, ma sperimentando un’informazione all’altezza delle sfide del presente.

La nostra “redazione dinamica” ha attraversato l’Europa e le due sponde del Mediterraneo per linkare le lotte da Bruxelles a Tunisi, da Madrid ad Atene, da Istanbul a Francoforte, da Berlino a Il Cairo. Abbiamo dato l’addio al governo delle larghe intese tecniche per veder nascere il governo delle larghe intese politiche in nome dell’austerità; abbiamo raccontato l’astensione alle stelle e analizzato controcorrente l’arrivo di Grillo e Casaleggio nei palazzi del potere; abbiamo salutato Alemanno con un sospiro di sollievo e visto con molte perplessità Marino salire in Campidoglio in bicicletta; abbiamo partecipato direttamente a nuove occupazioni di fabbriche, case, cinema, teatri, centri sociali e studentati, resistito a sgomberi e rioccupato. Abbiamo raccolto le voci di tante proteste, lotte e conflitti – dagli studenti delle centinaia di scuole occupate, ai migranti e rifugiati che provano a conquistare una vita degna. Abbiamo affrontato temi complessi e brucianti, come la violenza maschile sulle donne nelle relazioni quotidiane, nelle famiglie o nelle caserme. Fuori dal coro di un inquietante “populismo penale” abbiamo raccolto opinioni sui temi della giustizia e sulla necessità di una amnistia vera. Tutto questo mai con occhio e tono distaccato, ma essendo parte attiva delle lotte.

Nella convinzione che le rivoluzioni di domani o saranno metropolitane o non saranno, come mostrano lotte e resistenze che esplodono nelle città di tutto il mondo, siamo partiti da Roma raccontando le sue mille contraddizioni, i poteri e i padroni che la governano e gli uomini e le donne che costruiscono giorno dopo giorno una città comune.

Abbiamo provato a fare rete nella rete, attorno a Dinamopress sta crescendo una community di lettori attenti ed esigenti, di collaboratori, precari dell’informazione, giornalisti irregolari, compagne e compagni di viaggio. In questo anno abbiamo intrecciato relazioni e collaborazioni con altri media indipendenti piccoli e grandi, diventando in alcuni casi fonte accreditata o spazio di discussione.

Così ci siamo interrogati sul rapporto tra informazione, strumenti digitali, rete e conflitti, consapevoli che in questi anni in Italia abbiamo perso terreno e capacità di ragionamento rispetto ad altri cicli di lotta. Come dicono alcuni compagni del movimento 15M spagnolo, stiamo provando a costruire la nostra forma di “tecnopolitica”, perché internet non è uno spazio liscio ma un terreno di conflitto, dove servono strumenti, tattiche e strategie.

Il nuovo sito va on line durante la settimana di mobilitazione tra il 12 e il 19 ottobre e a poche settimane dal meeting euromediterraneo Agorà99, che si svolgerà a Roma tra il 1 e il 3 novembre. Dinamo nasce e si rinnova così: nelle strade, nelle assemblee, sui tetti e sulle barricate. Come strumento di lotta. Molti sono i progetti futuri e i prossimi refresh, rigeneriamo insieme Dinamo per continuare a trasformare energia in movimento.